A cura della Redazione
Pubblichiamo la nota che ci ha indirizzato Felicio Izzo, dirigente scolastico del Liceo Artistico "Giorgio de Chirico" di Torre Annunziata, a proposito dell´assegnazione della sezione musicale al Liceo Statale "Pitagora-Croce" di Torre Annunziata. Gentile Direttore, mi consenta di commentare, e solo adesso all’atto della sua pubblicizzazione, la notizia della fulminea assegnazione, alla prima richiesta, del Liceo Musicale all’ISIS Pitagora-Croce, ed in aggiunta ad altri quattro indirizzi. Innanzitutto c’è sincera soddisfazione nel registrare l’attribuzione, alla nostra città di un indirizzo di studi, quale quello musicale, così innovativo ed attrattivo. E possiamo ben dirlo noi, che ultimamente da Liceo Artistico – unico nostro indirizzo – e, prima, come Istituto d’Arte, lo abbiamo richiesto, ininterrottamente, dall’a.s. 2008/2009. Tanto più che, a conferma del possesso di tutti i requisiti e del rispetto dei criteri di assegnazione, ci era stato già assegnato nel 2010, con delibera regionale, azzerata per effetto di una disposizione di applicazione nazionale che riduceva il numero dei licei attivati. Sarebbe, pertanto, ipocrita, da parte nostra non ammettere che ci sia del sano rammarico e del giusto risentimento per una decisione, della Provincia, ormai in liquidazione, e della Regione, in chiara campagna elettorale, sulla cui "eccepibilità", per noi evidente e mortificante per uno stato di diritto, stiamo cercando di fare chiarezza. Assolutamente risibili le motivazioni addotte dal dirigente scolastico del “Pitagora”, in buona parte simili a quelle indicate dall’ex assessore Moschetti in una sua stizzita replica ad un comunicato Ansa nel quale il consigliere regionale Cortese, il 13 Gennaio, denunciava il chiaro criterio clientelare che aveva ispirato la delibera provinciale. In conclusione, pur accettando, allo stato presente, e solo per il necessario rispetto che si deve alle Istituzioni, le due delibere avvertite come sommamente inique, formulo i miei migliori auguri al Liceo Pitagora-Croce. Né potrebbe essere altrimenti: l’ho frequentato per un quarto di secolo, da alunno, da docente – contribuendo alla formazione di alcune generazioni, educate ai valori della cultura, ai principi della vera legalità, al rispetto delle regole condivise, a partire da quelle grammaticali, patrimonio non diffuso -, da genitore di alunni. E ciò tanto più con la consapevolezza che gli uomini passano. Purtroppo o per fortuna. A seconda degli uomini. Ma le istituzioni, in particolare quelle intrinsecamente gloriose, quale il “Pitagora-Croce”, parte davvero importante della mia vita, restano. E solo “per fortuna”, questa volta. Ma, in fondo, il vero, autentico auspicio è che la scuola ritorni ad essere un luogo di formazione e cultura; la sua prioritaria funzione, quella straordinaria “esplorazione di mondi possibili” e non “un consiglio d’amministrazione dell’educazione”, né quell’esibizione di bulimica ossessione che sembra fare di una parte di noi dirigenti dei compulsivi collezionisti di indirizzi, come fossero figurine di calciatori. Ma senza conoscerlo, il calcio. Né capirlo. E, soprattutto, senza amarlo. FELICIO IZZO dirigente scolastico Liceo "de Chirico" Torre Annunziata