A cura della Redazione

Come ogni anno, Torre Annunziata celebra la sua "protettrice". Il 5 agosto è un giorno speciale per la comunità: viene rievocato, infatti, il ritrovamento in mare dell´effige della Madonna della Neve ad opera dei pescatori torresi. Sono loro i protagonisti di una festa che simboleggia lo spirito di appartenenza dei cittadini alla loro terra.

Tutto si svolge come nel lontano 1345, allorquando fu rinvenuta una cassa in legno nello specchio d´acqua antistante lo scoglio di Rovigliano. Secondo una antica tradizione torrese, lo scoglio di Rovigliano, lembo di terra (e di mare), fu scenario di una violenta disputa tra pescatori di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia a riguardo della venerata icona della Madonna della Neve, patrona della nostra città, a cui sono da secoli attribuite intercessioni celesti e prodigi.

Si narra che nel secolo XIV, in un anno posteriore al 1319, alcuni pescatori torresi e stabiesi che pescavano nei pressi dello scoglio di Rovigliano videro una cassa metallica galleggiare sulle onde del mare. Raccolta la cassa, rinvennero in essa un’immagine di creta cotta, di tipo greco a busto, raffigurante la Madonna dal viso pensieroso nell’'atto di stringere col braccio sinistro il Bambino Gesù. Essendo il ritrovamento avvenuto il giorno 5 agosto, festività di S. Maria Nives, l’'effige assunse tale titolo.

Quest'anno, accanto alle celebrazioni religiose e storico-tradizionali, non ci sono stati gli eventi collaterali, caratterizzati da appuntamenti musicali, di cabaret e gastronomici come negli anni precedenti. La crisi ha colpito anche le casse comunali. Spazio, quindi, solo all'evento religioso culminato con un bello spettacolo di fuochi pirotecnici, degno della migliore tradizione.