A cura della Redazione

Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comitato di Quartiere di piazza Cesàro sull'installazione delle fioriere nella piazza centrale di Torre Annunziata. Il comunicato fa seguito ad un articolo pubblicato su torresette.it, dove si evienziava, a nostro avviso, la scelta non proprio idonea dell'Amministrazione comunale.

Noi, abitanti e commercianti di piazza Cesàro riteniamo che la domanda di partenza del suddetto articolo sia pertinente: può definirsi piazza Ernesto Cesàro ancora una piazza? E’ quello che da vari mesi ci stiamo chiedendo  e per questo ci siamo riuniti in Comitato per cercare di porre all’attenzione delle autorità cittadine le problematiche che affliggono quella che può essere considerata la piazza principale di Torre Annunziata. Quella cioè che dovrebbe rappresentare la sua immagine anche nei confronti delle persone che per turismo o di passaggio transitano per la nostra bella città.

Per piazza, "Agorà",  al di là dei profili architettonici, si intende invero  anche il luogo di aggregazione di una comunità, ove i suoi appartenenti si incontrano, sviluppano relazioni, personali e commerciali, parlano, contemplano, riposano, insomma dove vivono.   

Nel detto articolo si è colto uno dei problemi più fastidiosi - ma non il peggiore - che affliggono la piazza ed il quariere "Santa Teresa". Ossia le orde di ragazzini che tutti i giorni non solo violentano il monumento ormai ridotto ad un “orinatoio” a cielo aperto, ma  deturpano anche tutti gli altri arredi pubblici della stessa piazza: panchine, muri, aiuole. Ed è altrettanto vero che disturbano la quiete dei cittadini e commercianti del posto in pratica per tutta la giornata (specie nel periodo estivo) fino a notte fonda con urla, schiamazzi, parolacce e soprattutto continue partite di pallone a tutto campo sia davanti al monumento sia nella sua parte retrostante.  Partite che sono peraltro di pericolo sia per l’incolumità dei passanti (svariate volte è successo che persone anche anziane abbiano ricevuto pallonate), sia degli automobilisti che percorrono la strada attigua (che varie volte si ritrovano dinanzi ragazzini che vogliono recuperare il pallone con il rischio di investirli), sia per gli stessi ragazzini.

Ebbene, noi cittadini e commercianti della piazza Ernesto Cesàro abbiamo fatto presente più volte sia alle autorità cittadine, anche attraverso un esposto firmato da centinaia di persone, nonché  attraverso continue richieste di intervento alle autorità di pubblica sicurezza, non solo questo problema, ma anche altri forse ancor più gravi come i danneggiamenti delle abitazioni private che spesso avvengono nelle ore notturne con lanci di pietre o di bottiglie sui balconi, il danneggiamento degli stessi portoni o dei citofoni, il danneggiamento di autovetture.

Per tale motivo, pur apprezzando il fatto che in qualche modo si sia posta, con l’articolo cui rispondiamo, all’attenzione la problematica di piazza Ernesto Cesàro, ci sembra però riduttivo soffermarsi sull’estetica  e sulla gestione di fioriere che certamente sono state poste come dissuasori,  ma che hanno rappresentato forse la prima risposta tangibile delle autorità comunali alle continue nostre giustificate lamentele, rivendicando il diritto ad un quieto vivere negli spazi dove abbiamo la residenza e/o sviluppiamo le nostre attività commerciali.

Anche per noi queste fioriere, così come altre proposte che abbiamo fatto (come ad esempio la recinzione del monumento) per evitare che orde di vandali “pascolino” indisturbati per la piazza provocando disagi e fastidi a tutti i suoi abitanti, non sono probabilmente  le misure più adeguate. Certamente sarebbe il caso che vi fosse un controllo continuo e quotidiano nelle ore diurne di pattuglie di vigili urbani (non di uno solo, che verrebbe solo deriso da questi gruppi di ragazzini scalmanati, come è accaduto)  e almeno sporadico delle altre forze di pubblica sicurezza nelle ore notturne. Così come sarebbe il caso di implementare anche nella piazza un sistema di videosorveglianza come vi è in altre strade principali.

Anche questo noi abbiamo richiesto, per il momento vanamente. Tuttavia confidiamo che le nostre continue manifestazioni di disagio, portino col tempo, mezzi economici e volontà politica permettendo, alla realizzazione di tali (o altre) efficaci misure deterrenti.

Per il momento le fioriere, come altre forme di dissuasori, benché forse non esteticamente appropriate all’architettura della piazza, servendo per contenere ben altri tipi di “brutture”, quelle sì distruttive del quieto vivere sociale, ben vengano, ed anzi, se ne mettano anche delle altre! Piuttosto, questo sì, si completi l’opera riempiendole con terreno e fiori o piante di modo da evitare che vengano utilizzate come cestini  dei rifiuti come sta accadendo, nel contempo divenendo anche più apprezzabili esteticamente.

Cogliamo, nel contempo, l'interesse manifestato dalla Redazione del giornale ai destini della piazza e la invitiamo a mantenere alta l'attenzione magari effettuando un "reportage" su ciascuno dei problemi segnalati chiedendone conto a chi di dovere.

Noi del Comitato, se del caso, siamo pronti ad offrire la nostra collaborazione.

(Il Comitato di piazza Ernesto Cesàro)