A cura della Redazione

Rinviata «a data da destinarsi» la conferenza di servizi nella quale, giovedì 26 novembre, si sarebbe dovuto discutere della eventuale installazione di nove cisterne di gasolio sulla spiaggia della Salera, alle spalle del Porto di Torre Annunziata.

Il progetto, presentato dalla Italo Fuel srl di Napoli, prevedeva la realizzazione di un deposito costiero di carburanti su una superficie complessiva di 12.600 mq. L'Ufficio Tecnico Comunale, guidato dall'ing. Giuseppe D'Alessio, ha in pratica manifestato tutte le sue perplessità circa l'opera, d'altronde evidenziate dallo stesso sindaco Giosuè Starita allorquando si era diffusa la notizia della possibile costruzione dell'impianto.

Diverse le questioni che, su indicazione dell'UTC (per il quale «non è ammissibile ad istruttoria la proposta progettuale») vanno approfondite da parte del Suap (lo Sportello Unico Attività Produttive del Comune), a cui era stata inoltrata l'istanza. Innanzitutto, la richiesta formulata dalla Italo Fuel «non è congruente sia per la non dichiarata disponibilità dell'area demaniale portuale sia per la mancanza di elementi grafici progettuali», si legge nella nota dell'Ufficio. In secondo luogo, sorgono questioni relative alla sicurezza dell'area portuale e del complesso di abitazioni poste nelle vicinanze. Terzo punto. Fino a quando non si concluderanno i lavori di riqualificazione del Porto (appaltati per la cifra di 33 milioni di euro), non c'è possibilità che vengano, eventualmente, realizzate le cisterne. In ultima analisi, in ragione del Piano territoriale Paesaggistico dei Comuni vesuviani, l'area in questione non può essere oggetto di realizzazione di nuovi volumi. Il dirigente Suap, Anna Pesacane, spiega nella nota che «la proposta non è istruibile (dal Suap, ndr) ai fini edilizi e paesaggistici». Rinviando la discussione a «data da destinarsi» per consentire a tutti i soggetti interessati, in primis la stessa Italo Fuel, di effettuare le proprie valutazioni circa le "obiezioni" poste dall'Ufficio Tecnico.