A cura della Redazione

L’effetto virale di un post, scritto semmai di getto su una pagina di un social,è straordinario. Arriva lontano. Basta poco: un tag, una condivisione, un “mi piace”. Ci siamo ormai abituati a un linguaggio che sa di nuovo, che è in, è moda, proietta nel futuro. Anche se non ne siamo attori (e autori) consapevoli, non possiamo ignorarne l’esistenza e la forza. È quello che è accaduto a un post scritto per celebrare un anniversario, che è diventato “un luogo” in cui stemperare tutte le emozioni, le illusioni e le delusioni e, soprattutto, tutta la fatica di un mestiere.
Il post è quello riportato su questa pagina. L’autore è lo staff di Sarda Vending, una giovane gestione sarda che quest’anno festeggia il suo 10° anniversario condividendolo, come logico nell’era dei social, sulla sua pagina Facebook. Un post che, in poche righe, raccoglie tutte le problematiche del vending e gli sforzi compiuti per ritagliarsi uno spazio nel territorio; un percorso duro, a volte difficile, dove la forza del team ha avuto un ruolo importante. Condividerne gioie e dolori significa anche raccogliere conferme e solidarietà e da queste trarre nuova linfa per andare avanti, cercando di offrire il  miglior servizio vending possibile.
Letto il post, contattiamo Sarda Vending proponendo un approfondimento. Ci piaceva, tra l’altro, l’idea di parlare di una compagnia di gestione “isolana”. Ci risponde Stefano Statzu socio fondatore e responsabile della assistenza tecnica della Sarda Vending  e decidiamo di partire subito con l’affermazione più spinosa.

Abbiamo sempre lottato contro il fisco e le burocrazia. Quali ostacoli avete dovuto superare?
Partiamo da un presupposto, che potrebbe sembrare anche un luogo comune, ma in Italia chi fa impresa è veramente da considerarsi un eroe,  uno di quegli eroi senza corazza, senza scudo e senza armi, che combatte a mani nude, invece per il fisco quando fai impresa risulti innanzitutto un delinquente e molte volte devi dimostrare il contrario, a scapito di tempo e denaro.   Il nostro settore, soprattutto negli ultimi anni è stato individuato dallo stato come una bella mucca da mungere, uno di quei settori dove c’è margine per poter “colpire”: aumenti IVA, studi di settore a volte del tutto inadeguati con conseguenti accertamenti da parte delle agenzia delle entrate, agevolazioni fiscali cancellate. Se poi parliamo della burocrazia non se ne esce più, ormai per partecipare ad una gara d’appalto pubblica ci siamo affidati a un consulente esterno (avvocato amministrativo),  per evitare di essere esclusi per cavilli!

La Sardegna è una regione autonoma. L’amministrazione è più snella o più rigida rispetto alle altre regioni italiane?
Non conosco la realtà delle altre regioni,  ma penso che tutto mondo è paese e per ricollegarmi alla domanda precedente, il fisco e la burocrazia “giocano” contro a chi vuole fare impresa, invece di agevolarla…

Abbiamo sempre lottato contro i giganti del settore. Con quali armi si gioca la competizione sull’isola?
Il gigante del settore in Sardegna sino a pochi anni fa, aveva solo un nome: GSA/IVS, poi con il passare degli anni sono cresciute alcune realtà tutte sarde,  nel frattempo sono arrivate prima Liomatic e poi proprio quest’anno il Gruppo Argenta con due sedi, una a Cagliari e una a Sassari. Contro i grossi gruppi di gestione si usano armi del tutto convenzionali, che non sono quello del prezzo più basso, o del numero e dalla bellezza delle macchine installate. La nostra azienda si è sempre distinta per la qualità e la varietà dei prodotti proposti, nell’assistenza quasi immediata, nel contatto e nell’attenzione che ci mettiamo ogni giorno per ogni singolo cliente. A volte il cliente ha bisogno di essere coccolato, di essere ascoltato, trovo sbagliato standardizzare un layout in una vetrina come fanno i grandi gruppi di gestione per esempio, perché ogni postazione ha esigenze diverse.

Abbiamo sempre lottato contro la concorrenza sleale. In che modo?
Molte volte siamo additati noi come concorrenza sleale, da parte delle classiche caffetterie, soprattutto quando parliamo di negozi H24, ma la concorrenza sleale di cui parlavo  io è un'altra, ed è quella che alcuni gestori sono disposti ad abbassarsi le “braghe” pur di soffiarti una postazione, prodotti a prezzi ribassati, omaggi etc… Metodi per lo più inefficaci per i più, se riesci a fidelizzare e avere la fiducia del cliente. Tanti ci cascano, ma per fortuna tanti ritornano….

Nessuno ci ha mai regalato nulla. Non avete avuto nessun accesso al credito per iniziare la vostra attività?
Abbiamo aperto l’attività con un capitale sociale di 25.000 euro, tutti soldi personali, per anni abbiamo voluto camminare sempre con le nostre gambe, non abbiamo mai voluto accedere  al credito agevolato o a fondo perduto per non invischiarci in cavilli burocratici o avvalli di qualsiasi genere. Se poi parliamo degli ultimi tempi, l’accesso al credito da parte soprattutto delle banche non esiste! Anzi penso sia uno dei motivi della spirale di crisi in cui siamo adesso. Se un impresa non riesce ad avere accesso al credito, non può investire e se non investe non può crescere,  anzi… è un paradosso tutto Italiano, un cane che si morde la coda….

Tante pacche sulle spalle, tanti calci in…  Chi è il vostro più grande sostenitore e chi il vostro maggior nemico?
Il nostro più grande sostenitore lo abbiamo in casa, sono le nostre famiglie, non a caso nel post su Facebook ho scritto che sono le persone che ci sopportano e ci supportano! Tante ore dedicate al lavoro, tante ore sacrificate alla famiglia! Il nostro peggior nemico…… rischierei di essere ripetitivo!  

10 anni di sacrifici, sudore, successi, delusioni, sorrisi, complimenti, critiche …  a quali risultati vi hanno portato?
Ci siamo sempre considerati una azienda dinamica, negli anni abbiamo cambiato pelle a seconda delle esigenze, siamo cresciuti sempre in modo lineare, siamo passati dal primo locale/magazzino di 70 mq in affitto, a un capannone di proprietà di 200 mq, abbiamo un laboratorio che si occupa di prodotti freschi (panini, pizzette, insalate, frutta fresca etc..) sempre per il vending.

Avete una vostra idea del vending?
Sogniamo il vending del buonsenso… Buonsenso che manca, soprattutto nelle gare d’appalto dove serve una vera regolamentazione, gare vinte con prezzi e ristorni fuori da ogni logica, a volte richiedono servizi e/o prodotti inusuali per il nostro settore, certificazioni, fidejussioni etc…