All'indomani del rogo che ha distrutto la Panda vecchia di undici anni dell’autista del senatore Ciro Falanga, episodio avvenuto in via Terza Traversa Manzoni a Trecase, divampano le polemiche sulle dichiarazioni che il parlamentare ha rilasciato ieri alla stampa.
«Il consiglio comunale andava inderogabilmente e inequivocabilmente sciolto per infiltrazioni camorristiche – afferma Falanga – ed è per questo motivo in Commissione antimafia stiamo rivalutando la decisione». Ed è per questo suo impegno che ignoti – secondo il senatore - avrebbero appiccato il fuoco alla vettura.
«Io sono certo di una cosa – aggiunge – e cioè che ho dato fastidio a qualcuno con il mio impegno che non è semplicemente istituzionale. In questo momento voglio capire cosa c’è dietro questa vicenda, chi si nasconde, e sapere a chi ho dato fastidio».
Parla di mandanti politici il senatore, «perché in politica ci sono tanti delinquenti e magari proprio a loro sto dando fastidio».
Le dichiarazioni di Falanga non potevano non suscitare la pronta reazione del sindaco di Torre Annunziata Giosuè Starita e dei consiglieri della sua maggioranza.
«Il sindaco, l’Amministrazione e l’intera maggioranza del consiglio comunale di Torre Annunziata – si legge in un comunicato - esprimono incredulità e stupore per le farneticanti affermazioni del sen. Falanga il quale, in modo del tutto strumentale, collega inopinatamente un inconveniente subito da un autoveicolo di un suo collaboratore (avvenuto nel comune di Trecase e di cui non sono ancora note le cause) alla sua attività parlamentare proiettata – tra l’altra – allo scioglimento del consiglio comunale». Ricordano, inoltre, al parlamentare che «il procedimento di accertamento relativo al Consiglio Comunale di Torre Annunziata, posto in essere e valutato da una pluralità di organi dello Stato, si è concluso con una dichiarazione di sostanziale “non luogo a procedere” e con l’invito formulato all’Amministrazione Comunale di adempiere ad un serie di prescrizioni, cosa a cui si è provveduto in tempi brevi».
Il sindaco e i consiglieri comunali, inoltre, rammentano al senatore che «l’attività di contrasto alla criminalità messa in campo dall’Amministrazione Comunale a partire dallo sgombero di palazzo Fienga, dagli abbattimenti, dalla acquisizione al patrimonio pubblico di beni confiscati, dalle attività di promozione della cultura della legalità costituiscono fatti sui quali il sen. Falanga non sempre è apparso solidale».
Ed infine la piena e totale solidarietà all’avvocato Ciro Falanga e al suo autista «qualora dovesse emergere la matrice camorrista in ordine al precitato episodio avvenuto nel comune di Trecase».
«D’altra parte conclude il comunicato -, alla luce del valore straordinario delle Forze dell’Ordine e della Magistratura v’è la certezza che presto saremo in condizione di sapere la verità, come peraltro dimostrato da anni di lavoro caratterizzati da un’altissima professionalità, scrupolosità e dedizione di questi servitori dello Stato».