A cura della Redazione
Guida completa ai requisiti relativi al settore del vending in Italia

Chi gestisce distributori automatici di bevande e alimenti lo sa: le regole da rispettare sono molte e toccano diversi ambiti. Obiettivo della normativa è assicurare la corretta somministrazione di prodotti alimentari al pubblico, evitando contaminazioni, intossicazioni, ma anche incidenti dovuti a scarsa manutenzione delle macchine. Senza dubbio c'è bisogno di una forte regolamentazione per garantire un servizio sicuro e all'altezza delle aspettative. D'altra parte, rispettare la lista di requisiti richiede tempo, esperienza e disponibilità. Per facilitare il compito, abbiamo raccolto in sintesi le principali norme da seguire.

Requisiti morali
A questo gruppo appartengono le condizioni sine qua non che permettono di esercitare l'attività di vending. Tra i requisiti morali troviamo l'obbligo di non riportare condanne per reati contro l'igiene e la sanità, la moralità pubblica, il buon costume, ecc... Il divieto permane per i successivi 5 anni dalla data di estinzione della pena.

Requisiti professionali
Per quanto riguarda i requisiti professionali, è sufficiente essere in possesso di un titolo di studio quale diploma di scuola superiore o laurea triennale o corso professionale per il commercio, la preparazione o la somministrazione degli alimenti riconosciuto dalla regione. In mancanza di almeno uno di questi titoli, vale l'esercizio nel quinquennio precedente per almeno 2 anni (anche non continuativi) di un'attività d'impresa nel settore alimentare o della somministrazione di alimenti e bevande. I requisiti professionali dovranno essere soddisfatti da un responsabile, titolare o rappresentante legale.

Requisiti strutturali
Nei requisiti strutturali rientrano alcune importanti norme in materia di sicurezza alimentare, tutela dei lavoratori e igiene pubblica. Tali norme interessano l'edificio o il locale in cui è ubicato o sono ubicati i distributori automatici e la stessa attività svolta in quanto oggetto della segnalazione e delle relative prescrizioni. Oltre all'agibilità con destinazione d'uso, fanno parte dei requisiti strutturali determinate norme urbanistiche, di salute nei luoghi di lavoro e via dicendo, più i regolamenti locali decisi dalla polizia preposta al controllo di prodotti alimentari (polizia annonaria).

Requisiti igienico-sanitari
Gli alimenti e le bibite venduti attraverso i distributori automatici devono essere conservati in perfette condizioni, onde evitare qualsiasi rischio di contaminazione batterica, formazione di muffa o altro. I macchinari dovranno quindi essere realizzati in materiali idonei, facilmente disinfettabili sia all'interno che all'esterno, controllati e puliti di frequente. L'operatore che si occupa di ricaricare il distributore e pulire le componenti dovrà essere in possesso di regolare certificato HACCP (Hazard Analysis and Critical Control Points), secondo quanto stabilito dal Regolamento Comunitario 852/2004 e dal D.lgs 193/2007 sull'igiene dei prodotti alimentari e sui sistemi per gestire le criticità.

La questione del patentino frigorista (F-GAS)
Per concludere la panoramica sulla normativa per i distributori automatici di bevande e alimenti, non possiamo non citare il patentino frigorista, ovvero la certificazione F-GAS per le imprese. Si tratta di una qualifica che permette a chi svolge l'attività di vending di risparmiare soldi e tempo, evitando di delegare a ditte esterne le mansioni di manutenzione ordinaria e di riparazione dei distributori in caso di guasti e malfunzionamenti. Mansioni per cui è necessario essere in possesso del patentino da frigorista visto e considerato che i distributori automatici contengono quegli stessi gas a effetto serra oggetto della normativa di riferimento in vigore.