A cura della Redazione

La Giunta comunale di Torre Annunziata ha approvato alcune delibere che consentono la partecipazione del Comune al Bando Regionale per il Fondo di Rotazione per la progettazione degli Enti Locali.

Il bando prevede la costituzione di una graduatoria finalizzata al finanziamento della progettazione di vari interventi, tra cui alcuni per l’implementazione dell’E-Government.

I progetti che il Comune intende candidare ed avviare - illustrati nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Giosuè Starita e del presidente dell’Ente Parco del Sarno, Massimiliano Mercede - riguardano la riqualificazione di alcuni quartieri cittadini: il rioen Carceri, dove si intende portare avanti un progetto di rigenerazione urbana creando spazi verdi e per attività artigianali; l'area di via Vincenzo Rocco (con la possibilità della copertura del trincerone ferroviario e quindi il prolungamento di via dei Mille); i volumi edilizi preesistenti sulla fascia di costa, e la valorizzazione della proprietà comunale sita nel Comune di Sarno che per anni è stata utilizzata per la captazione e l’erogazione dell’acqua alla città di Torre Annunziata.

Quest'ultimo progetto prevede la realizzazione di una “Casa del Fiume”, da allestire nel Parco Naturale alla sorgente del fiume Sarno, in collaborazione con l’Ente Regionale Parco del Fiume Sarno. In quella sede si vorrebbe realizzare un museo del fiume, con scopi didattici e di sensibilizzazione per le popolazioni che vivono lungo il corso del fiume, e per istituirvi la sede del Parco.

«Questi progetti hanno un filo rosso che li lega - ha spiegato il sindaco - che è quello della rigenerazione del territorio. Solo migliorando gli assetti territoriali saremo in condizione di essere attrattivi su larga scala, proponendo il mare, il fiume, l’archeologia, in un insieme unico e incomparabile».

«Il progetto della Casa del Fiume - ha chiarito Mercede - nasce dalla volontà di dotare l’Ente Parco Regionale del Sarno di una sede degna, e da quella di recuperare un edificio all’interno dell’area protetta della sorgente di Rio Foce. Per quella sede abbiamo pensato ad un centro di educazione ambientale ed espositivo e percorsi naturalistici. In definitiva, un presidio di legalità in un ambiente, come quello della sorgente del Sarno, ricco di biodiversità».   

Alcuni progetti riguardano anche innovazioni digitali: sviluppo di una piattaforma abilitante ed efficientamento dei processi di digitalizzazione e dematerializzazione di servizi innovativi multicanale rivolti ai cittadini e alle imprese; il secondo, progetto BIM (Building Information Management), per il monitoraggio ed il controllo degli asset territoriali, finalizzato al controllo di gestione e alla programmazione degli interventi di manutenzione e la gestione del patrimonio comunale in ottica spending-review. 

«Si tratta di progetti che potrebbero incidere in maniera significativa sul nostro territorio - conclude il sindaco Starita - trasformando interi quartieri. I progetti tecnologici poi sono altamente innovativi che, se approvati, ci consentiranno di fornire prima e meglio molti servizi alla cittadinanza e alle realtà imprenditoriali del territorio».

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