A cura della Redazione

Nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.5 con epicentro tra Norcia e Castelsantangelo. Si è verificata alle ore 14.34 a 9 km di profondità. E' l'ennesima di una certa entità dopo quella delle 13.07, sempre nella stessa zona, con magnitudo 4.6.


Il terremoto che ha colpito il Centro Italia nella mattinata di domencia 30 ottobre 2016 è il più potente dal 1980, quando un forte sisma distrusse l'Irpinia. Lo ha riferito l'ing. Frabrizio Curcio, Capo del Dipartimento di Protezione Civile. 


LA NOTA DELLA PROTEZIONE CIVILE. Nella mattinata del 30 ottobre, alle 7.40, una forte scossa di magnitudo 6.5 ha colpito le province di Macerata e Perugia.

Il terremoto, nettamente avvertito in tutto il Centro Italia, è stato registrato con epicentro nei Comuni di Castelsantangelo sul Nera, Norcia e Preci.

Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, ha immediatamente convocato i vertici delle strutture operative presso la Direzione di Comando e Controllo a Rieti che - dalla scossa del 24 agosto scorso, giorno del sisma che ha interessato Amatrice ed altri borghi del Centro Italia - coordina la gestione di questa emergenza.

Il Sistema di Protezione Civile, già attivato sul territorio, ha immediatamente disposto l’invio di squadre di soccorso e ricerca e avviato le operazioni, mentre 6 mezzi aerei sono impegnati nelle attività di controllo e monitoraggio delle Regioni colpite. 

Al momento non risultano vittime, anche se alcune frazioni sul territorio sono ancora isolate. Il quadro emerso dalle prime ricognizioni evidenzia crolli diffusi e alcuni feriti. Molto compromessa l’intera rete viaria che sarà interdetta al traffico privato e utilizzata esclusivamente dai mezzi di soccorso, per i quali sono stati individuate in modo puntuale le vie per accedere alle zone colpite.

Numerosissime le utenze disalimentate e, in generale, i disagi sulle reti. Anche in questo caso è fondamentale non sovraccaricare le linee e utilizzare il telefono solo per i casi di reale necessità.

Il Capo Dipartimento, in conferenza stampa da Rieti, ha rivolto il suo ringraziamento ai sindaci, già così provati dal terremoto del 24 agosto e dall’ulteriore scossa del 26 ottobre. Ha ricordato a tutti che la priorità assoluta è la popolazione, che per essere assistita adeguatamente dovrà raggiungere le strutture sulla costa, individuate con questo obiettivo. I trasferimenti, già avviati nei giorni scorsi, potranno continuare regolarmente.

Il Capo Dipartimento ha chiuso il suo intervento richiamando l’intero Paese a un approccio responsabile anche in questa nuova fase dell’emergenza: essere solidali significa non intralciare le operazioni sul territorio e naturalmente non muoversi in alcun modo al di fuori della filiera delle strutture operative.


Intanto una nuova scossa di magnitudo 4.1 è stata registrata dall'INGV alle 11.19, sempre tra le zone di Norcia, Preci e Castelsantangelo sul Nera, ad una profondità di 11 km. Un'altra della stessa magnitudo si è verificata alle 12.21 in provincia di Macerata (Marche), ad 8 km di profondità.


IL SISMA. Una nuova forte scossa di terremoto è stata avvertita in tutto il centro Italia.

Dai dati forniti dall’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia il terremoto di magnitudo 6.5 è stato registrato tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno (e a 7 km da Castelsantangelo Sul Nera, 5 km da Norcia e 17 km da Arquata del Tronto), a 10 chilometri di profondità. Le località prossime all’epicentro sono nuovamente Castelsantangelo, Norcia e Preci, in pratica le stesse zone colpite il 26 ottobre scorso.

La scossa è stata avvertita in tutta Italia, da nord a sud.

Così come accaduto il 26 ottobre, anche i sismografi dell'Osservatorio Vesuviano hanno riscontrato in questo caso i movimenti tellurici (foto).

La terra ha tremato anche nell'area vesuviana ed è stata avverita dalla popolazione residente soprattutto ai piani alti degli stabili.

Ingenti i danni provocati, con molti edifici crollati, tra cui la cattedrale di San Benedetto a Norcia (nella foto). A Cascia evacuato l'ospedale. 

A Roma sono state sospese le corse della metro A e B per verifiche tecniche.

(Il sisma registrato dagli strumenti dell'Osservatorio Vesuviano)

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