«Il lavoro c'è e l'azienda ha infermieri a tempo indeterminato che paga regolarmente ogni mese. Ma ha deciso di non impiegarli. Perché quel lavoro che dovrebbe essere svolto dai dipendenti dell'azienda è stato affidato invece ad una cooperativa esterna. È così che le prestazioni per la cura delle lesioni croniche cutanee effettuate dal RARTeD aziendale di Torre Annunziata vengono pagate ben due volte dall'Asl Napoli 3 Sud».
La denuncia arriva dalla Cisl Fp dell'area metropolitana di Napoli. Salvatore Altieri, segretario responsabile Cisl Fp area metropolitana chiede al presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e alla Corte dei Conti di aprire un'indagine interna su quanto sta accadendo all'Asl Napoli 3 Sud con conseguenti ricadute anche sui pazienti.
«Abbiamo ricevuto segnalazioni che non possiamo ignorare - ha spiegato Salvatore Altieri -. Fino allo scorso anno gli infermieri lavoravano senza sosta recandosi a casa dei pazienti. Poi l'arrivo della cooperativa. Gli infermieri, quindi, a cui era stato dimezzato il lavoro, avrebbero dovuto svolgere anche una funzione di consulenza per i lavoratori della cooperativa. Un compito eseguito però solo per pochi mesi e, poi, “oscurato” non si sa per quale motivo. E’ inaccettabile - prosegue Altieri - che venga tolto il lavoro agli infermieri dell'Asl per affidarlo in un appalto esterno. In questo modo gli interventi che sono tutti domiciliari si pagano due volte. Vogliamo comprendere le ragioni di questo reclutamento di personale appartenente alle cooperative e la conseguente ed inspiegabile diminuzione delle attività ai dipendenti dell’Asl Napoli 3 Sud. Ma non solo. Devono essere chiari anche i termini della convenzione che stabilisce l'uso degli strumenti specialistici come la macchina a pressione negativa e l'approvvigionamento ingente di farmaci costosi che probabilmente potrebbero non essere utilizzati in tempo».
La Cisl Fp area metropolitana di Napoli ha chiesto ripetutamente incontri alla direttrice Antonietta Costantini, la quale - a detta del sindacato - li ha sempre negati.
«A questo punto, non è rimasto altro - conclude Salvatore Altieri - di rivolgersi alla Corte dei Conti e al presidente De Luca, il quale ha iniziato, da tempo, una battaglia contro gli sprechi. Noi non ci fermeremo di certo».
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