A cura della Redazione

Il degrado ambientale nella località Stagnone, nei pressi della foce del fiume Sarno tra Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, è peggiorato.

E' quanto dichiarano in comunicato congiunto il Meetup Amici di Beppe Grillo Torre Annunziata Oplonti ed il Comitato Gente del Sarno.

«Abbiamo partecipato, domenica 27 novembre, al "Sarno Tour Revolution", evento organizzato dai consiglieri regionali del Movimento Cinque Stelle, Marì Muscarà e Michele Cammarano, a cui ha preso parte anche la senatrice pentastellata Paola Nugnes - si legge nella nota -. Durante la passeggiata esplorativa in quei luoghi, abbiamo in particolare constatato l'incuria che caratterizza il versante di Torre Annunziata, già tra l'altro denunciata nel 2013. Ci si trova di fronte ad una vera e propria discarica abusiva nel Comune oplontino ed all'interno del Parco Regionale del Fiume Sarno. La constatazione - proseguono gli attivisti - acquisisce maggiore clamore e stupore se si pensa che percorrendo i luoghi attraversati dal fiume Sarno, partendo proprio dal Comune di Sarno e passando per Nocera Superiore, Striano, Poggiomarino, San Marzano sul Sarno, Scafati fino ad arrivare a Torre Annunziata, la situazione va gradualmente peggiorando trovando il culmine proprio a Torre Annunziata. Il Comitato Gente del Sarno ha sporto regolare denuncia alle autorità competenti (i carabinieri della Stazione di Torre Annunziata, ndr), che il Meetup intende fare propria».

Nella denuncia, si fa riferimento alla presenza di «numerosi cumuli di rifiuti tra cui anche delle lastre di eternit». 

«E’ in atto un disastro ambientale - prosegue il comunicato - i cui responsabili sono, oltre all'Amministrazione comunale di Torre Annunziata, anche il mancato disinquinamento del fiume e la totale assenza di reti fognarie per tutta la periferia di Torre Annunziata e tutti i Comuni che sono attraversati dal fiume. La possibilità che i rifiuti abbandonati possano essere incendiati è altissima. Vanno dunque rimossi tempestivamente con ordinanza sindacale ad hoc. In caso di reiterata inadempienza si rischia che il percolato inquini ulteriormente le matrici biologiche. Tutto quanto prospettato è un possibile reato ambientale i cui responsabili - conclude la nota - vanno trovati e puniti».

«E' preoccupante osservare che i sindaci responsabili della gestione rifiuti utilizzino lo stoccaggio temporaneo degli stessi rifiuti, potenzialmente pericolosi per la salute pubblica, senza nessun limite temporale - spiega Orfeo Mazzella, presidente del Comitato Gente del Sarno -. Questo fenomeno è molto diffuso e dà luogo ad una ipotesi precisa di reato perseguibile, il reato ambientale di discarica abusiva. La sentenza di Cassazione penale n.37544 del 2013 ha condannato un sindaco inadempiente in quanto responsabile della salute pubblica ed ha nella sua attività di programmazione ed indirizzo politico anche una responsabilità nei confronti dei dirigenti tecnici per “culpa in eligendo e in vigilando”. Si pensi che il nuovo orientamento giurisprudenziale considera gestione illecita dei rifiuti l’abbandono degli stessi, sufficiente per figurare il reato di discarica temporanea o abusiva in qualsiasi area ove ci sia un abbandono reiterato di rifiuti, anche se il loro deposito abbia durata inferiore ad un anno. Auspichiamo da parte delle autorità competenti - conclude Mazzella - controlli e verifiche relativamente alle criticità evidenziate».

(foto dalle pagine Facebook "Amici di beppe grillo Torre Annunziata - Oplonti; Comitato Gente del Sarno)

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