A cura della Redazione

Per CDA – Cattelan Distributori Automatici, il 2016 rappresenta un anno importante che coincide con il 40° anniversario dell’attività, con il trasferimento in una nuova e più grande struttura e con l’inaugurazione del primo Lounge Bar a marchio, un concept originale punto d’incontro tra l’azienda e i consumatori.
Parlare della CDA non è facile perché non è facile riuscire a condensare nel breve spazio di un’intervista una storia costruita sull’innovazione e sull’attenzione verso dipendenti e consumatori e che si concretizza in alcune fondamentali parole chiave: responsabilità sociale e d’impresa, welfare, sostenibilità.
Proveremo a delineare una filosofia d’impresa che integra business e buone pratiche, sviluppata  nel ristretto ambito del Friuli Venezia Giulia e che, a nostro parere,  merita di essere presa ad esempio  per un vending che, uscendo dagli schemi tradizionali, si basi su un modello di etica aziendale poco diffuso nelle Pmi.
Lasciamo a Fabrizio Cattelan, AD della CDA, il compito di raccontare l’azienda attraverso i temi che gli andiamo a proporre

La CDA è giunta al 40° anno di attività. Come si presenta l’azienda oggi e qual è stato il suo sviluppo in questi decenni?
L’impresa familiare è un modello fondante del tessuto economico italiano e come CDA ci sentiamo di rappresentare bene la categoria. Siamo un’impresa familiare alla seconda generazione molto radicata sul territorio dove operiamo, il Nordest, e la nostra storia testimonia uno sviluppo caratterizzato da un processo di crescita e innovazione.
Nel 2015 il fatturato ha toccato gli otto milioni e mezzo, operiamo sul mercato con 4.200 distributori automatici e 43 automezzi e, assieme a dipendenti, clienti e fornitori, abbiamo da poco festeggiato il traguardo dei 40 anni con una nuova sede che ci consente di operare in modo ancora più funzionale. Lo scorso gennaio abbiamo anche acquisito il 50% della Dap di Porcia (PN), un investimento strategico che ha rafforzato la nostra presenza in Veneto. Da sempre affrontiamo il mercato con uno spirito attento ai cambiamenti e ascoltiamo le esigenze dei nostri consumatori. Pensiamo ad esempio alla sempre più diffusa abitudine della colazione alla macchinetta. A questa esigenza CDA dà una risposta di qualità e non solo di prezzo; la selezione di una miscela pregiata e l’utilizzo di una tecnologia che ha fatto passi da gigante fanno sì che anche il caffè del distributore automatico sia pari a quello che si beve al bar. 

Porre un’attenzione particolare all’alimento di qualità significa in alcuni casi soddisfare le richieste di nicchie di consumatori con esigenze molto particolari.
Certo, si pensi ad esempio ai celiaci. CDA ha firmato un protocollo d’intesa con l’AIC- Associazione Italiana Celiachia che garantisce la distribuzione di prodotti alimentari confezionati e, per la prima volta in Italia, di bevande calde, alle persone affette da celiachia. La wellness division interna all’azienda è attiva nella selezione di alimenti di massima qualità, tutti rigorosamente studiati principalmente per sportivi, da collocare in distributori presenti all’interno di ospedali, centri sportivi e scuole. Come azienda puntiamo a diffondere un messaggio mirato verso stili di vita sani che favoriscano il consumo di alimenti di qualità. E i risultati stanno arrivando: gli ultimi dati del bilancio sociale vedono un aumento del consumo negli ultimi 5 anni pari al 22% di alimenti green e bio, secondo il sistema di valutazione chiamato “impronta nutrizionale” coniato proprio da CDA e che è valso all’azienda il Sodalitas Award e che si rifà alle ferree linee guida regionali

CDA si distingue con successo in progetti legati alla responsabilità sociale di impresa che non riguardano solo la persona e il territorio, ma puntano all’innovazione tecnologica con un occhio di riguardo per l’ambiente.
CDA è l’espressione di una costante spinta alla ricerca e all’innovazione che però non si dimentica dell’ambiente. Questo approccio green ha trovato espressione su diversi fronti: dalla scelta di utilizzare mezzi di trasporto a gas metano per una circolazione sostenibile, all’installazione di un impianto fotovoltaico da 50 KWh sul tetto della sede, senza dimenticare il progetto “Semaforo Verde”, ideato e curato da Obiettivo Lavoro, che si pone come obiettivi la riduzione delle emissioni di CO2 anche attraverso la politica di incentivazione del personale.
Nel 2012 CDA è stata la terza società italiana del vending a ottenere la certificazione ISO 22000:2005, a tutela della garanzia dei sistemi di gestione per la sicurezza alimentare, mentre nel 2014 la collaborazione con Blucomb, spinoff dell’Università degli Studi di Udine, ha dato vita a un innovativo progetto per il riciclo dei fondi di caffè. 

Qualità/Prezzo nel vending: un rapporto difficile!
La strada della qualità è la sola percorribile. Una “consumazione obbligatoria” può trasformarsi in una “consumazione di soddisfazione”, capace a sua volta di generare nuove occasioni di consumo, ma solo se l’esperienza è positiva. La qualità del prodotto è quindi determinante, come lo è la qualità del distributore automatico. Sempre più frequentemente vengono immesse sul mercato delle macchine accattivanti per il prezzo che però richiedono poi parecchi interventi di manutenzione. Crescono quindi i costi per le riparazioni oltre a creare  disservizi per il cliente finale. Fino a pochi anni fa alcuni pezzi di ricambio non erano neppure disponibili, perché non venivano mai richiesti, mentre oggi accumuliamo in magazzino pezzi da smaltire che hanno anche un notevole impatto sull’ambiente.   

Cosa c’è nel futuro della CDA?
Continueremo a investire in tecnologia con l’intento di sviluppare nuovi sistemi di gestione e utilizzo dei distributori automatici: dalle chiavette che diventano card per gli accessi alle nuove macchine che distribuiscono il caffè americano come quello di Starbucks. Daremo, inoltre, seguito allo sviluppo di una app per effettuare l’ordinazione da cellulare, tecnologia che abbiamo già presentato in modo ufficiale e fatto funzionare con un primo prototipo. E poi punteremo al consolidamento dell’azienda in un’ottica di medio–lungo termine continuando a investire in responsabilità sociale.