A cura della Redazione

Come trasformare una fonte di nutrimento in un elemento centrale nel migliorare il benessere psico-fisico dell’individuo: questa la mission che ha impegnato le 6 generazioni che si sono succedute alla guida della Riso Scotti SpA in oltre 150 anni di storia.
L’azienda italiana, leader del comparto, ha messo la tecnologia e lo spirito di innovazione che da sempre la anima, al servizio di quello che un tempo era un semplice alimento della cucina povera, di tradizione contadina. Ricerca & Sviluppo, lo studio delle infinite proprietà del riso e l’utilizzo delle più avanzate tecnologie nei processi di lavorazione e trasformazione sono alla base della trasformazione che la Riso Scotti SpA ha saputo operare nella cultura del riso. Da qui l’ampio portafoglio di prodotti che l’azienda ha sviluppato nel tempo, prodotti nati in risposta alle esigenze di un consumatore che cambia, oggi più attento al proprio benessere, che cerca qualità ma anche varietà senza dover rinunciare al gusto.
Con una gamma dedicata Riso Scotti Snack, l’azienda del Gruppo specializzata nel canale fuori casa e nella distribuzione automatica,  risponde a queste esigenze, collocandosi perfettamente negli attuali trend salutistici, dei quali per altro è stata senza dubbio un precursore.
 Italianità, qualità, sostenibilità, benessere sono i valori condivisi del Gruppo che ritroviamo nella Riso Scotti Snack e nell’ampio ventaglio di prodotti dedicati al mondo delle vending machines.
Ne parliamo con Rosa Maria Giupponi, Amministratore Delegato di Riso Scotti Snack 

Riso Scotti è un’azienda storica dell’industria alimentare italiana. Come mai ha diversificato nel comparto snack e poi  nel Vending?
Fu proprio il dott. Scotti negli anni 2000 ad iniziare da pioniere un processo di diversificazione del riso, lanciando un  progetto di cross canalità per il quale è nata quest’azienda. Il primo mercato approcciato è stato l’Ho.Re.Ca. con i piatti pronti surgelati a base di riso; poi nel 2003 siamo approdati nel Vending, coprendo una categoria merceologica allora non presidiata, essendo stati i primi a proporre al canale referenze a base di riso. Il dott. Scotti credeva molto - e noi crediamo fortemente – che a fronte di mercati specifici sia necessaria una specificità di prodotto. In quest’ottica, è nato Riso Scotti Snack che all’inizio era anche una debolezza dal punto di vista dei volumi generati. Oggi è diventato un punto di forza perché con prodotti, se vogliamo di nicchia, dedicati al canale riusciamo a sviluppare importanti volumi e siamo presenti presso i principali player del mercato, siano essi grandi gruppi o gestori indipendenti.

Con Riso Scotti Snack il momento della pausa non è fine a se stesso. Qual è il valore aggiunto?
Credo che il valore aggiunto stia nel fatto che Riso Scotti Snack abbia cercato di proporsi al Vending con un posizionamento preciso, senza intraprendere operazioni di cross canalità,  proponendo al settore prodotti provenienti da altri canali. E questa è stata una precisa scelta. Cerchiamo quindi di offrire al gestore un assortimento prodotti che sia conforme all’evoluzione degli stili alimentari e dei gusti del consumatore d’impulso e che tecnicamente non creino problemi al gestore per quanto riguarda la macchinabilità del packaging. È chiaro che per il consumatore il valore aggiunto sono le caratteristiche nutrizionali e la ricettazione con un giusto rapporto qualità/prezzo.

Italianità e qualità delle materie prime. Qual è l’impegno di Riso Scotti?
L’italianità per noi è molto importante, è un valore, ma è altrettanto vero che apparteniamo all’Europa.  Nel momento in cui operiamo le nostre scelte in fatto di materie prime, ci rivolgiamo soprattutto all’Italia ma poi a tutta l’Europa, dove andiamo a cercare il miglior rapporto qualità/prezzo. Con questa strategia di ricerca della materia prima riusciamo a trovare il giusto equilibrio tra alte caratteristiche organolettiche e nutrizionali, utilizzando una materia prima di qualità anche se non prodotta nel nostro Paese. Occorre tener conto, inoltre, che alcune delle nostre ricette non sono tipicamente italiane, per cui è quasi naturale che determinati ingredienti provengano da Paesi maggiormente specializzati nella loro produzione.  Ci rivolgiamo a loro allo scopo di trovare l’optimum nella qualità e nel prezzo.

Parliamo proprio dei prodotti. Quante sono le referenze disponibili?
Il nostro catalogo è costituito da 16 referenze suddivise in 4 categorie: dolce, cioccolato, senza glutine e salato. La nostra strategia non ci porterà mai ad avere un’ampia gamma di prodotti poiché, quando inseriamo nuove referenze a catalogo, eliminiamo quelle che ci danno meno soddisfazioni nelle vendite, cercando di dare omogeneità  al portafoglio prodotti con referenze tutte di alta valutazione. Ci sono alcuni snack ormai storici che non usciranno mai dal nostro catalogo, come la Gemma di Riso al Cocco, il Cioccoriso e il Cannolo di Riso che non invecchiano mai: più passa il tempo e più conquistano i consumatori.

Quali sono le novità per il futuro prossimo?
Abbiamo in cantiere due nuovi prodotti. Il primo, che è a metà tra linea dolce e il cioccolato, è prossimo al lancio in primavera. Il secondo, di cui non voglio svelare nulla, arriverà un po’ più avanti per il “back to school” del prossimo anno scolastico.