«Abbiamo dedicato uno slargo al commerciante Andrea Marchese, ucciso dalla camorra, e poi, su proposta dell’Osservatorio sulla Legalità del Comune e dell’Associazione Libera, abbiamo deciso di ricordare le vittime innocenti della camorra, tutte insieme, che purtroppo qui a Torre non sono poche». Il sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, spiega i motivi che hanno portato alla scelta di intitolare l'attuale via Castello alle Vittime innnocenti di camorra. La cerimonia di scoprimento della targa con la nuova toponomastica si svolgerà giovedì 11 maggio alle ore 11.30, nel tratto di strada che da via Bertone conduce a Largo Grazie.
«Vogliamo ricordarle - prosegue il primo cittadino - perché il contrasto al malaffare non si fermi mai, perché l’attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura sia sempre alta verso la nostra città e tutto quello che ne frena o ne impedisce la crescita. Ricordare Giuseppe Veropalumbo, Rosa Visone e tutti gli altri ci rammenta cosa eravamo, e cosa non dobbiamo più essere. Oggi la nostra città sta compiendo enormi sforzi per lasciarsi alle spalle il suo passato oscuro - prosegue il sindaco -, per sconfiggere non solo la camorra e le sue famiglie, ma anche l’atteggiamento di tolleranza e quasi di connivenza di alcune fasce di popolazione borderline, che sono state la causa dell’espansione del fenomeno malavitoso della nostra città. Oggi Torre è il lungomare, le spiagge e gli stabilimenti balneari, il Museo dell’Identità e gli scavi di Oplontis; una nuova immagine, ma anche una nuova Torre che - conclude -, tuttavia, non dimentica la vecchia».