A cura della Redazione

Dallo scorso febbraio, Massimiliano Pizzorno, 25 anni di esperienza nel settore Ho.Re.Ca., è il nuovo amministratore delegato di Brasilia Italia e Business Unit Director di Brasilia, con l’impegnativo compito di gestire lo sviluppo dell’azienda in Italia e nel mondo.
La sua nomina e il suo ruolo sono parte del nuovo percorso che Bianchi Industry ha voluto dare all’azienda acquistata nel 2015 con l’obiettivo di ritornare ad essere, oltre che leader nel segmento del  Vending, uno dei più importanti costruttori di macchine professionali da caffè espresso, come lo era Brasilia.  
A questo scopo, a febbraio 2017 è stata fondata Brasilia Italia srl, concepita come filiale di riferimento di Bianchi Industry per il mondo dell’Ho.Re.Ca. A Massimiliano Pizzorno abbiamo chiesto di illustrare la nuova realtà e i progetti che ne accompagneranno lo sviluppo.  

Ci spiega nel dettaglio la nascita di Brasilia Italia srl? 
Sono stato per 25 anni  amministratore della Tecnobar, concessionaria di gruppo Cimbali per l’area Liguria, parte del basso Piemonte e con una filiale a Milano; un’azienda che si è sempre distinta per il capillare servizio tecnico sul territorio di competenza, diventando un punto di riferimento per i torrefattori. Lo scorso febbraio, Bianchi Industry ha acquistato il ramo d’azienda della Tecnobar, fondando a febbraio Brasilia Italia srl, considerata e gestita come una vera e propria filiale di Bianchi Industry e della quale ho ricevuto l’incarico di curare lo sviluppo nel mercato Italiano. In sintesi, Brasilia Italia è l’ottava filiale del Gruppo Bianchi con l’obiettivo di essere punto di riferimento per la vendita e l’assistenza tecnica delle macchine a marchio Brasilia per il settore Ho.Re.Ca.  

Un progetto ambizioso!  
Sicuramente! Diciamo che vogliamo dare un tipo di service alla nostra clientela, costituita per l’80 per cento da torrefattori, che oggi nessuna azienda nel mondo dell’Ho.Re.Ca. riesce a dare. A differenza dei nostri  competitor, che hanno strutture poco distribuite sul territorio, noi offriamo ai nostri clienti un interlocutore diretto, ossia la nostra filiale di Milano. Abbiamo un numero verde a cui riferirsi per l’acquisto delle macchine, godendo di prezzi vantaggiosi poiché l’acquisto viene fatto direttamente presso il produttore e senza il sovraprezzo legato al passaggio attraverso il concessionario. Inoltre, come filiale gestiamo l’intero processo: dall’installazione al service, inteso sia come full service che come manutenzione programmata. Quindi, il torrefattore si affida completamente a noi, avendo un unico interlocutore, il che alleggerisce il suo lavoro sia dal punto di vista dell’organizzazione che dal punto di vista contabile/amministrativo. E questo vale per tutto il territorio italiano.  

Il vostro service prevede solo l’acquisto delle macchine o anche il noleggio operativo?
È contemplato anche il noleggio operativo, un sistema che riteniamo possa supportare ancora meglio il nostro  sviluppo. Brasilia è un marchio conosciuto in tutto il mondo, ma oggi si deve riaffermare e per farlo deve andare incontro alle esigenze dei suoi clienti. Proporre al torrefattore il noleggio operativo in 60 mesi e in full service significa vendere un numero di macchine importante, stoccandogliele nel nostro magazzino di Milano e andando a fare per suo conto le installazioni in ogni parte d’Italia.  

Oltre alla formula del noleggio operativo, cos’altro avete in cantiere?  
Posso dire che per le macchine top di gamma e medium level stiamo approntando l’implementazione della telemetria, il controllo remoto per la connessione con i clienti. Ciò vuol dire che il nostro torrefattore, da back office, potrà utilizzare direttamente o dare ai propri agenti sul territorio la possibilità di avere macchine acquistate da lui ad un costo molto contenuto. Inoltre, potrà controllare dove sono e come stanno lavorando, quanti caffè in simultanea vengono erogati, gestire direttamente il filtro acqua controllando da remoto i tempi di sostituzione, impostare le manutenzioni programmate e così via. Con la nostra telemetria, il torrefattore avrà il controllo totale delle macchine presso i clienti, tutelando così gli investimenti fatti.
 
Tanto in soli due mesi! Qual è stata finora la risposta del mercato?
Ottima, direi! La bontà del progetto ha dato come risultato, in soli due mesi, di avere in Italia ordini per oltre 200 macchine. Vuol dire che, nonostante non vi sia ancora un responsabile commerciale ufficiale, nonostante non vi sia ancora l’intera gamma rinnovata, l’interlocutore finale crede nel progetto e crede nella nuova Brasilia. Questo riscontro mi lascia prevedere che nel giro di tre, quattro anni Brasilia Italia diventerà un vero competitor nel mercato dell’Ho.Re.Ca. a livello mondiale.