Lo Stato c’è. Le forze dell’ordine sono al fianco di commercianti e imprenditori taglieggiati. Torre Annunziata cammina verso la legalità, con la passeggiata promossa dall’associazione OplontiAntiracketAntiusura. Una iniziativa volta a sensibilizzare gli operatori economici sulla importanza di denunciare gli estorsori per debellare l’odiosa piaga del pizzo.

E’ stato un bel pomeriggio quello di giovedì 14 settembre. Istituzioni e società civile insieme per una battaglia sociale ed economica che, fino a qualche anno fa, sembrava impossibile addirittura intraprendere. Oggi invece si combatte, e la vittoria non è poi così lontana.

I rappresentanti dei Comandi locali delle forze dell’ordine - per i carabinieri il colonnello Filippo Melchiorre, per la Guardia di Finanza il colonnello Geremia Guercia, per la Polizia di Stato il vicequestore Vincenzo Gioia - entrano negli esercizi commerciali ubicati lungo corso Vittorio Emanuele III e corso Umberto. Insieme a loro, il sindaco Vincenzo Ascione, gli assessori Sofia Donnarumma (Legalità) e Luigi Ammendola (Lavori Pubblici), Michele Del Gaudio - referente cittadino di Libera, una delle associazioni che hanno aderito a OplontiAntiracketAntiusura -, l'ex primo cittadino Giosuè Starita i rappresentanti locali delle associazioni dei commercianti, i Ragazzi e Ragazze protagonisti di Libera, la presidente dell’Osservatorio per la Legalità del Comune oplontino, Carmela Sermino, i dirigenti scolastici del Liceo de Chirico, Felicio Izzo, e Pitagora-Croce, Benito Capossela, la professoressa Sandra Ciliberti in rappresentanza del II Circolo didattico "G. Siani", Don Antonio Carbone con i suoi ragazzi della comunità-alloggio "Mamma Matilde", i Giovani Democratici, rappresentati dal segretario Salvatore Avvisato.

Parlano con i commercianti, spiegano loro che denunciare è giusto, che non può essere tollerato il pizzo. Una forma di illegalità che distrugge economicamente ma anche sul piano umano le sue vittime.

Emblematica in tal senso la partecipazione all’iniziativa di Pasquale Del Prete, presidente della sezione FAI di Ercolano (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane). Nella città del Miglio d’Oro, le organizzazioni criminali hanno subito una pesante sconfitta grazie ad imprenditori coraggiosi che hanno denunciato. Un vero e proprio esempio di come la sinergia tra cittadini e Stato possa produrre risultati importanti sul fronte del contrasto alla camorra. A tal punto che oggi si parla del “modello Ercolano” in tutta Italia, paradigma di legalità ed impegno civile. «Ad Ercolano oggi oltre il 90 per cento tra esercenti e imprenditori è affiliato alla FAI - ha spiegato Del Prete -. Molti taglieggiatori sono stati condannati all’ergastolo. Denunciare conviene perché lo Stato tutela le vittime del racket e dell’usura. Rivolgendosi a noi, così come all’OplontiAntiracketAntiusura, le vittime del pizzo avranno a disposizione - nella massima riservatezza e gratuitamente - tutti gli strumenti necessari per affrontare il loro percorso di “liberazione” dal pizzo. E’ una opportunità che non bisogna lasciarsi sfuggire. Le forze dell’ordine sono al fianco di coloro che denunciano, assicurandogli protezione. Rivolgetevi con fiducia a noi - conclude - e a carabinieri, guardia di finanza e polizia».

Positivi i riscontri dei commercianti torresi, che accolgono con favore l’iniziativa, sottolineando al contempo che le cose - sul fronte legalità - sono cambiate in meglio soprattutto negli ultimi dieci anni. «Torre Annunziata ha bisogno di legalità - dice uno di loro -. E’ forse l’unico modo per assicurare un futuro dignitoso ai nostri figli, l’unica possibilità di creare opportunità lavorative concrete. Siamo contenti di poter instaurare un rapporto più diretto con le forze dell’ordine e di sapere che sono con noi in casi di difficoltà».

Per il sindaco Ascione, pagare il pizzo «non è giustificabile. Torre Annunziata è una città depressa economicamente e va tutta la mia solidarietà ai commercianti che attraversano momenti difficili a causa della crisi. Ma il silenzio - ribadisce - non è ammissibile. Chi è taglieggiato deve denunciare. I tempi sono ormai maturi. Lo Stato c’è e sostiene i cittadini che decidono di combattere questa battaglia. Vincerla - conclude - significa vivere un futuro sereno e tranquillo».

Durante la passeggiata, vengono distribuiti a tutti i commercianti i volantini realizzati dagli studenti del Liceo “de Chirico” diretto da Felicio Izzo. Contengono un vademecum in cui sono riportate tutte le informazioni utili per poter prendere contatto con l’associazione OplontiAntiracketAntiusura, ma anche gli strumenti legislativi che consentono di affrontare tutto il percorso legale in caso di denuncia.

La locandina distribuita presso gli esercizi commerciali di Torre Annunziata

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