"Ho avuto l'onore di conoscere Giancarlo Siani personalmente quando iniziavo a muovere i miei primi passi nel vita politica con l'associazione "Giovani contro la camorra". Come dimenticare la sua presenza nei tanti incontri organizzati con la Sinistra giovanile".
Il sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, ricorda il giornalista ucciso dalla camorra 32 anni fa, il 23 settembre 1985. Lo fa inaugurando la due giorni del Festival della Felicità che si svolge - con tante iniziative - tra Torre Annunziata e Boscotrecase nel weekend.
Siani aveva un rapporto "speciale" con la città oplontina, da cui era corrispondente per Il Mattino di Napoli. Ha raccontato con i suoi articoli probabilmente il periodo più buio della storia cittadina - quello di Fortapàsc - segnato dal post terremoto e macchiato dal sangue sparso dalla camorra. Ma anche gli intrecci tra la Politica e il malaffare.
"Uomo esemplare che ha amato Torre Annunziata, quella stessa città da cui è partita la sua condanna a morte -prosegue il sindaco -. Tuttavia la parte vera (sana) di Torre lo ricorda ancora quale esempio di giustizia e legalità perché non muore mai chi lotta per la verità, amava dire. Sono certo che Giancarlo sarebbe entusiasta di "sporcarsi" le mani e la mente di felicità e di festeggiarla accanto a noi. Impariamo a cogliere la felicità nelle piccole azioni quotidiane, nei nostri momenti di crisi).
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