A cura della Redazione

Prove tecniche di apertura del ristorante “I fratelli Caponi”.

Ieri, venerdì 6 ottobre, si è tenuta l’inaugurazione dei nuovi locali nello storico palazzo Fusco, al  corso Umberto I n. 263.

Ad accogliere gli ospiti i soci Vincenzo Pagano e Alessandro Auricchio, già titolari dell’omonima pizzeria.

Presenti autorità civili e religiose: il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, il vicesindaco Gaetano Veltro, l’assessore al bilancio Emanuela Cirillo, don Antonio Carbone, che ha impartito la benedizione, e don Ciro Cozzolino, il capitano dei Vigili Urbani Enrico Ambrosetti, l’ex sindaco e l’ex presidente del consiglio comunale Giosuè Starita e Antonio Gagliardi, il giovane giornalista disabile Dario Ricciardi, nonché colleghi di varie testate giornalistiche. Anche il noto comico-cabarettista Lino D'Angiò non è voluto mancare a questo appuntamento.  

A fare gli onori di casa il giornalista Bruno Sganga, esperto in enogastronomia, e la direttrice di sala e nota sommelier Ornella Gramaglia.

Il ristorante comprende circa 160 posti, di cui 70 distribuiti in tre “stanze” (Peppino, Totò, Malafemmina) più una quarta (Mezzacapa) per incontri più intimi, e 90 in giardino.

Presente un orto botanico, per la coltivazione di spezie, e una cantina di vini rinomati. Gli infissi e il pavimento sono quelli risalenti alla costruzione di palazzo Fusco. Tra il personale anche un giovane del Gambia, arrivato in Italia dopo un lungo e pericoloso viaggio in cui hanno perso la vita due suoi amici, e ospitato presso la Casa famiglia dei Salesiani, diretta da don Antonio Carbone.

«Il ristorante – afferma l’imprenditore Pagano – è arredato in modo semplice (tavoli in legno e sedie impagliate, ndr) e si richiama al film “Totò, Peppino e la malafemmina” attraverso l’esposizione di molte didascalie sulle pareti delle “stanze” (la famosa lettera che scrisse Peppino dietro dettatura di Totò è situata in bella mostra all’ingresso). Il nostro ristorante – conclude -  sarà anche un centro di formazione per i più giovani che vorranno coltivare questa loro passione».

Gli fa da eco Auricchio, socio-pizzaiolo: «La pizza è la mia grande passione. Curo l’impasto e gli ingredienti con grande dovizia  per offrire ai clienti un prodotto di altissima qualità, degno dell’antica tradizione napoletana».

Raggiante in volto Ornella Gramaglia: «Il mio papà (noto ristoratore di Pompei, ndr) aveva un sogno, quello di realizzare un ristorante a Torre Annunziata. Mi ritengo fortunata di poter far parte di questa squadra».

Il sindaco Ascione ha voluto manifestare il suo compiacimento per la nuova attività imprenditoriale. «In città c’è un grande fermento di nuove iniziative – afferma -. Questo sarà per noi amministratori un ulteriore stimolo per mettere nelle migliori condizioni coloro che vogliono investire a Torre Annunziata». 

Il ristorante aprirà i battenti al pubblico lunedì 9 ottobre. 

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