A cura della Redazione

Presentata, nel corso di una conferenza stampa a Montecitorio, sede della Camera dei Deputati a Roma - la nuova impresa sportiva ed umana di Salvatore Cimmino nell'ambito della manifestazione "A nuoto nei mari del globo", da lui promossa globalmente per contribuire ad abbattere tutte le barriere che impediscono alle persone con disabilità una reale integrazione, una vita piena, dignitosa, soddisfacente e produttiva. Obiettivo perseguibile anche e soprattutto attraverso la liberalizzazione  delle nuove e incredibili tecnologie che dai cassetti dei principali centri di ricerca devono diventare l’oggetto di programmi che le rendano accessibili alle persone con disabilità.

Insieme all’Associazione Italiana Sindrome di Pitt Hopkins, il nuotatore disabile di Torre Annunziata (quando era ragazzo gli è stata amputata una gamba) ha organizzato una traversata a nuoto di oltre 40 km dall'isola di Ponza a San Felice Circeo, che si svolgerà il 12 novembre prossimo, per ricordare l’esistenza solo in Europa di oltre 30 milioni di persone affette da una malattia rara - come la sindrome di Pitt Hopkins - di origine genetica in una percentuale dell'80%. In Italia queste persone, secondo stime recenti, sono circa due milioni e di questi due milioni il 70% sono bambini.

L'Associazione Luca Coscioni, di cui Cimmino fa parte, ha patrocinato e sostenuto l'iniziativa e continua ad essere al fianco dell'atleta e del suo impegno sociale.

«Il 12 novembre nuoterò per Davide, un bambino affetto dalla Sindrome di Pitt Hopkins, affinché i suoi genitori insieme a tantissimi altri non rimangano mai da soli», ha detto Cimmino.

Salvatore Cimmino con il piccolo Davide

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