A cura della Redazione

Gerardo Pinto è libero dopo circa tre anni trascorsi tra carcere ed arresti domiciliari. Il cantante napoletano, allievo di Sergio Bruni, molto conosciuto a Torre Annunziata ma non solo, può finalmente tirare un sospiro di sollievo. «Io con quella storia di droga non c’entro nulla. Sono una persona perbene, non avevo mai avuto problemi con la giustizia, e mi vergogno da morire per quello che mi è accaduto».

Pinto fu arrestato insieme ad altre 38 persone nel blitz che il 29 ottobre 2014 smantellò il cartello di “narcos” tra il clan Gionta- Di Gioia-Nuvoletta e Contini, e nel quale Pinto fu ritenuto dalla DDA una specie di “mediatore” tra esponenti della criminalità oplontina e quella romana. Condannato a sei anni in primo grado, il cantante torrese si è visto dimezzare la pena dalla Corte di Appello di Napoli.

 «Io con quella gente ho avuto solo rapporti di lavoro - continua Gerardo -, non sono stato intermediario di nessuno. I giudici alla fine hanno creduto alle mie parole, alla mia estraneità ai fatti e mi hanno ridato la libertà. Ora mi sento rinato. Camminare liberamente per le strade della mia città è una sensazione bellissima. Rivedere i mie vecchi amici, parlare con loro, incominciare a programmare nuovamente  i miei impegni professionali, mi ha ridato quell’entusiasmo che si era affievolito durante questo periodo brutto della mia vita».

Gerardo Pinto, nonostante fosse agli arresti domiciliari, si è esibito, grazie ai permessi ottenuti dai giudici, in due concerti (marzo 2016 e marzo 2017) al teatro Politeama di Torre Annunziata. Nell’esibizione del 10 marzo scorso era presente anche Adriana Bruni, figlia di Sergio, venuta appositamente da Roma per assistere al suo spettacolo. «Sto assistendo ad un'esibizione di alto livello - disse la Bruni -. Solo Gerardo può cantare così bene le canzoni di mio padre, accompagnato per lo più da grandissimi musicisti».

Ora il cantante torrese è pronto a ritornare sul palcoscenico. «Inizierò dal Teatro Cilea di Napoli con lo spettacolo musicale “Stasera Napoli Live”. Spero, con l’apporto del mio pubblico - conclude Gerardo -, di cancellare questa triste pagina della mia vita e di continuare a fare quello che so fare meglio, cantare e suonare la chitarra per regalare tanti sorrisi alla mia gente».

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