A cura della Redazione

Quattrocentocinquanta milioni di euro di investimenti per trasformare l'EAV in una delle più importanti aziende pubbliche d'Italia nel settore dei trasporti.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, annuncia - nel corso della visita all'Officina di Ponticelli, che sarà ristrutturata rimuovendo i pannelli di amianto e installando un impianto fotovoltaico - il mega piano di rilancio dell'azienda che gestisce il TPL, tra cui Cumana, Circumflegrea ed ex Circumvesuviana. 

«A gennaio e febbraio partiranno le gare per l'acquisto di 44 nuovi treni - ha proseguito De Luca -, per ristrutturare i 14 Metrostar. Altri 60 milioni di euro serviranno per riqualificare le Stazioni EAV e renderle più sicure con la videosorveglianza. Quando siamo saliti al governo della Regione, l'EAV aveva pesanti problemi di bilancio. Oggi, invece, è una delle prime quattro/cinque aziende pubbliche italiane che ha i conti in attivo. Un vero e proprio miracolo - ha sottolineato De Luca -. La Circumvesuviana può candidarsi ad essere una delle più importanti realtà pubbliche del comparto. Infine - conclude il governatore - con l'approvazione di una norma sui pre-pensionamenti (stanziati 10 milioni di euro, ndr), il prossimo anno potremo indire concorsi per centinaia di giovani da assumere nelle aziende di trasporto di competenza della Regione».

A criticare De Luca, però, è il MoVimento 5 Stelle. «De Luca continua a sostenere, ancora oggi, che la Circumvesuviana, sotto la sua gestione, è destinata a diventare la prima azienda d’Italia. Da oltre due anni non facciamo che ricordare a questo esecutivo che a fronte di una domanda di trasporto pubblico che cresce, non fanno che diminuire di pari passo i livelli del servizio offerto - dichiara il consigliere regionale M5S, Tommaso Malerba -. E la Circumvesuviana non è esente da questo fenomeno».

«Nel mese di novembre del 2016 - ricorda Malerba - abbiamo votato contro la delibera dei debiti fuori bilancio dell’EAV non per uno sterile ostruzionismo, né per un’azione di boicottaggio, ma perché ci saremmo aspettati che, congiuntamente alla ricognizione dei debiti della società di trasporto regionale, ci fosse una seria analisi delle responsabilità di chi negli anni ha generato una massa debitoria pari a 590 milioni di euro. Vogliamo conoscere nomi e cognomi di politici e amministratori che hanno portato la società dei trasporti regionali nel baratro più profondo. De Luca - conclude il consigliere pentastellato - continua a trasformare i suoi sterili annunci in risposte concrete per gli utenti campani, ancora oggi costretti a viaggiare in condizioni non degne della terza regione d’Italia».

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook