A cura della Redazione

Accoglienza dei migranti. A Napoli, il ministro dell’Interno, Marco Minniti, e il Prefetto Carmela Pagano, hanno incontrato, al Maschio Angioino, i sindaci di 265 Comuni campani che hanno aderito al cosiddetto SPRAR - Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati.

Si tratta di un programma teso all’inserimento degli immigrati in attività di utilità sociale - ad esempio presso i siti archeologici come Pompei e la Reggia di Caserta - e al reperimento di unità abitative in cui ospitarli.

Il protocollo d’intesa - che si ispira ai principi di accoglienza, umanità, integrazione e sicurezza - prevede che gli Enti Locali pubblichino manifestazioni di interesse rivolte a cooperative sociali che dovranno gestire il reintegro dei migranti.  

Per quanto riguarda Torre Annunziata - era presente il sindaco Vincenzo Ascione - il Comune dovrebbe accogliere 137 rifugiati, che però – con la clausola di salvaguardia – possono ridursi del 50 per cento, vale a dire poco meno di 70 persone. L’Ente, inoltre, usufruirebbe di un contributo economico dal Ministero e di particolari agevolazioni per ulteriori assunzioni di assistenti sociali.

La cooperativa a cui sarà affidato il servizio avrà il compito di reperire sul territorio unità immobiliari da destinare ad abitazione per i migranti. I proprietari che hanno case sfitte potranno dunque mettere a disposizione i propri alloggi per soddisfare tale richiesta. Ciò, al fine di evitare che tutti gli immigrati alloggino nella stessa struttura bensì siano distribuiti sull’intero territorio comunale.  

Il protocollo è stato firmato, oltre che dalla Prefettura di Napoli, anche da Anci Campania, Città Metropolitana di Napoli, i sindaci degli altri quattro Comuni capoluogo, Soprintendenza di Napoli e Reggia di Caserta.

«Con la firma abbiamo espresso una manifestazione di responsabilità dei sindaci, indirizzata a governare processi complicati e difficili come quelli dell’immigrazione - dichiara Domenico Tuccillo, presidente Anci Campania -. Abbiamo apprezzato che nel protocollo venissero inseriti due punti per noi molto importanti. Anzitutto la clausola di salvaguardi. E poi la costituzione, come ho espressamente richiesto, di una task force di supporto ai Comuni che vogliono predisporre i progetti per l’adesione alla rete SPRAR. Se ci sarà rigore - conclude Tuccillo - riusciremo a contrastare le presenze degli irregolari, assicurare l’accoglienza di chi ha diritto e garantiremo la piena sicurezza delle popolazioni dei Comuni che accolgono».

«Abbiamo aderito al protocollo con la convinzione di essere d’aiuto a persone sfortunate, che hanno perso tutto a causa delle guerre o sono perseguitate nei loro Paesi d’origine, e che giungono in Italia con la speranza di un futuro migliore - ha sottolineato il sindaco oplontino Ascione -. La nostra è una città che accoglie e non esclude, nella consapevolezza che l’inclusione arricchisce il nostro animo e il nostro senso di comunità. Il protocollo - conclude il sindaco - ci fornisce ampie garanzie di sicurezza e di integrazione degli immigrati che andremo ad ospitare».

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