A cura della Redazione

L'attentato alle onoranze funebri Vitiello di Torre Annunziata - avvenuto nella notte tra venerdì e sabato scorsi, con la distruzione dell'ufficio di corso Umberto I - non ha lasciato indifferente la società civile oplontina. Dopo le parole del sindaco Vincenzo Ascione, che ha esortato la città a ribellarsi alla gogna criminale ed i cittadini ad essere parte attiva del cambiamento denunciando eventuali soprusi - invito rivolto soprattutto ai commercianti vittime di eventuali estorsioni -, è intervenuto anche don Ciro Esposito, sacerdote della parrocchia di Santa Teresa di Gesù.

Nel corso delle sue omelie durante le Messe del 31 dicembre e 1 gennaio, dall'altare il prete ha espresso la sua vicinanza, quella del clero e delle comunità parrocchiali locali «a chi è vittima di ignobile violenza». «Levo alta la voce - ha detto don Ciro -, a nome della comunità cristiana napoletana, perché tutti insieme, in collaborazione con le autorità preposte, ad ogni livello, possiamo evitare il ripetersi di gesti esecrabili ed episodi di maggiore gravità. Ci riserviamo di prendere, nei primissimi giorni dell'anno, di concerto con il decano, una posizione più ferma, articolata ed equilibrata che tenga conto di tutte le coordinate della situazione».

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