A cura della Redazione

Gli smartphone hanno ormai invaso la nostra vita ed è diventato quasi impossibile trovare persone che non abbiano davvero mai avuto a che fare con un'applicazione per dispositivi mobili. Ormai basta fare una semplice ricerca dal telefonino per scoprire che qualsiasi attività quotidiana è stata già trasportata su cellulare attraverso app più o meno utili, dai social network alle app per organizzare i propri viaggi, dai lettori di codici a barre alle torce, fino ai giochi di carte e ai casinò.

Gli studi effettuati di recente sul mercato americano, ma abbastanza indicativi dei comportamenti degli utenti "occidentali" in genere, mostrano però come a fronte di un mercato ampio e diversificato come quello delle app, sembra ridursi sempre di più il numero di applicazioni scaricate con una concentrazione di download e di utilizzo a favore di pochissime di queste.

Addirittura, nel 2015, un report Forrester sull'uso di app aziendali evidenziava come gli utenti usassero mediamente 24 app in un mese, trascorrendo più dell'80% del tempo solo su cinque di queste.

Appariva già evidente, quindi, come nonostante le tantissime opzioni disponibili solo poche app riscontrassero il reale apprezzamento degli utenti, o comunque venissero considerate di utilità quotidiana. A distanza di tre anni, i dati non sembrano essere cambiati di molto e, anzi, appare sempre più schiacciante il dominio dei "colossi" social e di messaggistica, che incollano allo schermo dello smartphone i propri utenti anche per diverse ore al giorno: Facebook, Instagram, Whatsapp, Messenger, sono ormai compagni di vita quotidiana per giovani e meno giovani che, sia per passatempo che per lavoro, si affidano alle numerose funzioni offerte da tali app.

Anche il settore del business si rivela un campo fertile per i produttori di app, grazie al largo utilizzo di gruppi di lavoro, motori di ricerca per annunci e gestione di documenti condivisi, che pur rappresentando una categoria "di nicchia" trovano ampio spazio tra professionisti e studenti.

Tra le categorie più attive, inoltre, non vanno dimenticate quella dell'informazione, dove quotidiani e riviste riscuotono un discreto successo tra i lettori più assidui; le app di comparazione, in cui società importanti come TripAdvisor per la ristorazione e Booking e AirBnb per il settore alberghiero e del turismo rappresentano oggi delle vere e proprie "Bibbie" per la ricerca delle soluzioni migliori ai prezzi più convenienti; gli utili servizi di Google, come Maps e Gmail, ormai imprescindibili per molti di noi; e infine, le app di banking on line, fondamentali per gestire in maniera rapida e sicura pagamenti e altre operazioni senza dover necessariamente recarsi allo sportello.

Tra le app per il tempo libero più usate in tutto il mondo, infine, spiccano quelle dedicate ai giochi più vari, dalle carte all'enigmistica, dai giochi tradizionali ai quiz, fino a slot machine e roulette, che rendono il proprio smartphone una sorta di vero e proprio casinò portatile.
Un ultimo interessante sguardo va dato alla classifica delle app in termini di ricavi: gli ultimi dati, relativi al primo trimestre 2017, vedono infatti ai primi posti la piattaforma di streaming Netflix, seguita da Line, Tinder, Pandora e Spotify, applicazioni che non troviamo ai primi posti in termini di download assoluti, ma che riescono a generare introiti milionari grazie alle caratteristiche della propria offerta e alla capacità di aver saputo creare un pubblico fidelizzato e disposto a investire denaro per abbonarsi ai loro servizi.