A cura della Redazione

«Mi sono laureato in giurisprudenza con 110 e lode ed ho vinto il concorso in magistratura senza alcuna raccomandazione». E' una delle frasi più significative attribuite a Giovanni Falcone nel video che parla di lui, proiettato nell'aula magna dell'istituto Marconi-Galilei di Torre Annunziata.

"Gli uomini passano. Le idee restano". È questo Il filo conduttore dell'iniziativa sul noto magistrato siciliano assassinato dalla mafia il 23 maggio 1992 insieme alla moglie Francesca Morvillo e agli agenti di scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonino Montinaro. Un uomo divenuto simbolo di legalità e di lotta alla criminalità.

Il filmato racconta i passaggi più importanti della sua vita, dall'infanzia alla sua residenza con la famiglia a Corleone, covo della mafia, ai suoi successi nel combatterla, al suo omicidio, ai funerali, al ricordo che ne fa Paolo Borsellino (suo amico e collega, ucciso dalla Mafia nel luglio dello stesso anno), alle manifestazioni in suo nome per commemorarne il sacrificio affinché fosse da esempio sopratutto per i giovani.

La docente Maria Rosaria Boccia, referente per la legalità dell'istituto scolastico - diretto dal prof. Giovanni Russo - che ha promosso la manifestazione, ha menzionato le tante condanne di mafiosi grazie al lavoro intenso e continuo di Falcone, ma anche i tanti ostacoli che ha incontrato sul suo percorso per impedirgli di raggiungere, da incarichi ancora più prestigiosi, dei risultati più ampi nei confronti della malavita. 

Ma il momento più toccante ed emozionante è stato l'intervento della professoressa Maria Falcone, sorella di Giovanni. «Mio fratello Giovanni voleva fare l'ingegnere navale ma poiché aveva attitudine al comando si indirizzò verso la magistratura. Vorrei ricordare, però, non solo lui ma in particolare anche gli agenti della scorta morti per fare il loro dovere di proteggere Giovanni Falcone e Paolo Borsellino». Proseguendo ha poi aggiunto: «Lo Stato ha costituito un fondo per le vittime delle mafie e alcuni studenti che parteciperanno al concorso in ricordo delle vittime innocenti della mafia riceveranno come premio un viaggio per visitare la sede dell'FBI negli Stati Uniti, dove c'è un busto che ricorda Giovanni».

Presente all'iniziativa il dirigente scolastico Russo, gli studenti della scuola che hanno posto delle domande a Maria Falcone, il sindaco di Torre Annuinziata, Vincenzo Ascione con alcuni assessori e consiglieri, il procuratore della Repubblica Alessandro Pennasilico, oltre a magistrati che hanno portato il loro contributo di ricordo dell'eroe della legalità, e forze dell'ordine che hanno voluto rendere omaggio alla memoria del giudice.

(nella foto di copertina, il dirigente scolastico Giovanni Russo con Maria Falcone)

Il pubblico in sala

Il Procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Alessandro Pennasilico, con Maria Falcone

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