Consiglio comunale convocato d'urgenza a Torre Annunziata per giovedì 29 marzo, propedeutico all'approvazione del bilancio di previsione 2018, da approvarsi in giunta entro il 31 marzo prossimo. All'ordine del giorno le tariffe per l'anno 2018 (Imu, addizionale Irpef, Tosap, Iuc, imposta sulla pubblicitá e Tari), oltre al piano finanziario per la determinazione della tassa sui rifiuti.
Sostanzialmente le aliquote delle imposte sono rimaste invariate rispetto al 2017, con la sola eccezione della Tari. L'aumento, però, dell'ordine del 3-4 per cento, riguarderà esclusivamente le utenze non domestiche (negozi, uffici, laboratori, ecc.).
Prima di spiegare i motivi di tale rincaro, è importante capire come vengono determinate le aliquote Tari. Per legge il costo del servizio per lo smaltimento dei rifiuti, che comprende l'importo da versare alla società PrimaVera (che gestisce il servizio di igiene urbana in città), più il costo dei conferimenti dei rifiuti (secco ed umido), più altre spese di gestione, deve essere completamente coperto dall'introito derivante dalla tassa sui rifiuti.
Ciò detto, quest'anno è cresciuto il costo di conferimento dei rifiuti umidi e secchi di quasi un milione di euro, mentre è rimasto invariato l'importo da elargire, come da contratto, alla società PrimaVera (6 milioni di euro).
In conclusione, i costi del servizio sono passati dai 7 milioni e 600 mila euro del 2017 agli 8 milioni e 630 mila euro nel 2018. Un aumento, quindi del 14 per cento, che solo grazie alla lotta all'evasione, ha prodotto un incremento della tariffa limitato al 3-4 per cento per le sole utenze non domestiche.
I commercianti della Zona franca urbana, però, potranno usufruire, dietro presentazione di un'istanza, della riduzione del 20 per cento della tassa, in quanto tale categoria rientra tra quelle soggette alle agevolazioni fiscali Tari, per le quali è stato stanziato un apposito fondo in bilancio.
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