A cura della Redazione

Aveva appena consegnato un pasto con il suo scooter, quando cade per strada e mezza gamba gli rimane incastrata sotto ad un tram.

Francesco Iennaco, 28 anni, di Torre Annunziata, di professione rider, lavora a Milano con la società Just Eat, il colosso mondiale della consegna dei pasti a domicilio. Giovedì 17 maggio il tragico incidente ed il trasporto urgente in ospedale. Gli verrà amputata mezza gamba destra, quella sulla quale aveva tatuato un grande disco di vinile.

I genitori, residenti nella città oplontina, vengono subito informati dell’accaduto e si precipitano al capezzale del figlio. Lui rassicura in video-chat il fratellino che sta a Torre Annunziata: «Del vinile non è rimasto niente. Ma tranquillo, il dragone è ancora vivo» - dice mostrando con mezzo sorriso il tatuaggio che ha sulla spalla.

Nelle prime ricostruzioni si è ipotizzato che il giovane avesse fatto un sorpasso azzardato ad un tram, mentre un altro arrivava in senso opposto. Ma a questa versione dei fatti Francesco si oppone con determinazione: «Non andavo di fretta. E non ho fatto nessun sorpasso. La verità è che sono caduto per colpa delle pessime condizioni della strada - dichiara al Corriere della Sera -. Con il mio scooter ero dietro al tram. A destra della rotaia c’era una buca, al centro i masselli erano tutti sconnessi. Allora mi sono portato appena a sinistra, ma c’era una buca anche lì, ho perso l’equilibrio e sono caduto mentre il tram arrivava dall’altra parte. Il motorino mi ha fatto da scudo ma mezza  gamba è finita sotto».

Primo di tre fratelli, Francesco è sempre stato un grande sportivo. Da adolescente era campione italiano di nuoto per salvamento, aveva il sogno di fare il bagnino. Poi invece gli studi, la Marina e infine, due anni fa, la venuta a Milano, per lavorare.

«A differenza dei tremila rider che schizzano da una parte all’altra della città per guadagnare di più, sono fortunato - spiega Francesco -. Ho un contratto annuale, da dipendente, 1.500 euro netti al mese fissi, con l’assicurazione e le tutele minime, anche se spesso lavoro fino a tarda notte».

Giovedì, verso le 14.30, aveva portato le pizze appena fuori Milano e stava tornando al laboratorio per finire lì il suo turno. In via Montegani la tragedia. Francesco spera che tutto questo serva a qualcosa. «Ad aumentare le tutele dei rider e a migliorare le condizioni delle strade».

Intanto anche il tramviere viene ricoverato in ospedale in stato di choc. «Il macchinista non ha nessuna colpa - afferma il rider -. Non ha fatto in tempo a frenare».

L’incidente del giovane torrese ha mosso le acque nel settore della consegna delle merce e cibo mediante l’utilizzo di cicli e motocicli. Uno sciopero è stato indetto per il 25 maggio dalla Filt Cgil per tutti i rider, finalizzato a chiedere “l’immediata convocazione di un tavolo di confronto al fine di concordare le forme migliori di contrattualizzazione dei lavoratori interessati”.

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