A cura della Redazione

Cisterne al porto: dopo il corteo di protesta della settimana scorsa per dire “no” all’ampliamento del deposito costiero della Isecold nell'area commerciale dello scalo di Torre Annunziata, ieri sera c’è stato l’atteso confronto pubblico tra il sindaco Vincenzo Ascione e il presidente del “Comitato Salera”, Pina Valente, promotrice di iniziative per bloccare l’insediamento dei due nuovi serbatoi di gasolio.

Decine di persone, assiepate sul marciapiede antistante la libreria “Libertà” di corso Vittorio Emanuele, hanno assistito al “botta e risposta” tra i due interlocutori, con la moderazione di don Ciro Cozzolino, organizzatore della serata e referente del presidio locale di “Libera”.

Il primo intervento è stato del sindaco. «Ho portato con me due documenti - ha iniziato Ascione -: l’atto con il quale ho giurato di osservare lealmente la Costituzione Italiana, le leggi della Repubblica e l’ordinamento del Comune, e di agire per il bene di tutti i cittadini; e il programma della coalizione, dove si pone l’accento su un futuro sviluppo turistico della città. Ma per attuare ciò ci vogliono anni e tutto dovrà avvenire gradualmente, incominciando anche a cambiare la nostra mentalità. Non dimentichiamoci che Torre Annunziata è stata una città a vocazione industriale e pertanto il piano regolatore portuale risalente al 1963 dà una destinazione commerciale al nostro porto. Tuttavia abbiamo un’area portuale vastissima che si estende fino all’ex fabbrica Deriver. Se la Regione approverà il nostro nuovo piano regolatore portuale, ci sarà spazio per dare tre distinte funzioni al nostro scalo marittimo: commerciale, turistico-diportistica e pesca. Una cosa però voglio affermare senza temere di essere smentito: non c’è nessun atto di Consiglio comunale o di giunta, né della passata amministrazione né di quella attuale, che autorizza l’installazione di due nuove cisterne. La decisione è stata assunta da altri organismi alla fine di un lungo iter burocratico. Il porto non è patrimonio del Comune bensì della Regione. Ciò detto - conclude il sindaco -, sono disponibile, sempre nell’osservanza della legge, a confrontarmi con il ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, dal quale dipendono i depositi costieri, e con il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, per trovare soluzioni che vadano nell’interesse dei cittadini».

L’intervento del presidente del Comitato Valente è stato incentrato soprattutto sulla potenziale pericolosità del deposito costiero, troppo a ridosso delle abitazioni. «Esiste un piano di evacuazione nello sciagurato caso di scoppio delle cisterne? (il gasolio, avendo il punto di infiammabilità a una temperatura più alta rispetto alla benzina, è più sicuro, ndr). Noi - ha detto - non solo siamo contro i due nuovi insediamenti, ma chiediamo che l’intero deposito costiero venga smantellato. Solo così si potrà parlare veramente di porto turistico».

Intanto oggi, giovedì 21 giugno, ci sarà un’audizione in Regione davanti alla VII Commissione Ambiente e Protezione Civile su proposta dei consiglieri di opposizione del comune di Torre Annunziata. Per l’occasione saranno presenti anche il sindaco Ascione.e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL e UIL.  

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