A cura della Redazione

L’Associazione Medica Oplontina di Torre Annunziata, presieduta dal dott. Mario Iovane,  ancora una volta si dimostra attenta alla salute e alla prevenzione. Nel marzo dell’anno scorso ospitò un seminario per informare sul Radon (gas inodore e incolore che spesso si trova nelle nostre case) e sui suoi rischi.

Giovedì 28 giugno, presso la sede di corso Umbertro I n. 45, si svolgerà un nuovo seminario dal titolo:"M.O.C.A. - Materiali ed oggetti a contatto con gli alimenti: responsabilità per i produttori e per gli operatori del settore alimentare".
La materia è del quasi sconosciuta alla maggiori parte dei cittadini, pertanto questo seminario sarà indispensabile per colmare un vuoto di informazione. Il D.lgs. 29 del 10/02/2017, che disciplina la materia, impone sia ai produttori sia agli utilizzatori a valle (operatori del settore alimentare, distributori all’ingrosso, ecc.) di verificare la correttezza della tracciabilità dei materiali utilizzati e distribuiti all’utente finale.

Il seminario ha lo scopo di sensibilizzare sul tema e tenta di dare risposta ad una domanda: quale è lo stato attuale a distanza di un anno dall’entrata in vigore del decreto?

A questo punto è rigoroso, trattandosi di salute, approfondire l’argomento MOCA. Così abbiamo posto domande ai relatori del seminario, l’ing. Laura Crescenzo, il dott. Daniele Casciello, il dott. Sergio Galibardi e l’ing. Angelo Rizzo.

In pratica sono definiti "Materiali e Oggetti a Contatto con gli Alimenti" (MOCA) quei materiali e oggetti destinati a venire a contatto con gli alimenti (utensili da cucina e da tavola recipienti e contenitori, macchinari per la trasformazione degli alimenti, materiali da imballaggio ecc.).  Inoltre i MOCA sono disciplinati sia da provvedimenti nazionali che europei. In particolare i regolamenti stabiliscono che tutti i materiali ed oggetti devono essere prodotti conformemente alle buone pratiche di fabbricazione e, in condizioni d’impiego normale o prevedibile, non devono trasferire agli alimenti componenti in quantità tale da costituire un pericolo per la salute umana, né comportare una modifica inaccettabile della composizione dei prodotti alimentari e un deterioramento delle caratteristiche organolettiche.

Naturalmente le sanzioni citate non si applicano ai titolari delle attività di commercio al dettaglio, né alla vendita o tantomeno alla somministrazione di cibi e bevande, bensì ai soli operatori economici qiuali produttori, trasformatori, distributori e rivenditori all'ingrosso.

La partecipazione è aperta a tuitti.

Mariantonietta Sorrentino