A cura della Redazione

Udienza preliminare al Tribunale di Torre Annunziata per il crollo della palazzina di Rampa Nunziante del 7 luglio 2017, in cui trovarono la morte otto persone.

La pm Andreana Ambrosino ha tenuto una lunga requisitoria dinanzi al GUP Maria Concetta Criscuolo, chiedendo il rinvio a giudizio per quattordici indagati, ai quali si aggiunge l'amministratore del condominio di Rampa Nunziante, 15 - l'avvocato Roberto Cuomo - che ha chiesto il rito immediato. Per lui, il processo inizierà il prossimo febbraio. 

Sono state ascoltate anche le tesi degli avvocati della difesa e quelle delle parti civili. Di queste ultime, sette sono state ammesse (anche il Comune di Torre Annunziata) per l'eventuale procedimento penale a carico degli indagati rinviati a giudizio.

Il giudice Criscuolo si pronuncerà nel tardo pomeriggio di oggi, lunedì 2 luglio.

Rivelati anche i testi di alcuni sms dal contenuto drammaticamente profetico. «Chiamatemi solo se cade il palazzo», avrebbe scritto uno degli indagati, Massimo Lafranco, all'amministratore di condominio, che risponde: «Ci pensa Giacomino (Cuccurullo, funzionario dell'UTC e anch'egli deceduto nel crollo insieme alla moglie e al figlio, ndr) ad avvisarti». Un inquietante presagio.

All'udienza erano presenti i parenti delle vittime, molti dei quali ammessi come parti civili, mentre erano assenti tutti gli indagati.

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