Funziona, o per meglio dire ha funzionato, il dispositivo antincendi predisposto dalla Regione Campania per il 2018. Le criticità sono state ben al di sotto della soglia di quelle registrate lo scorso anno, considerato un po' quello "horribilis" sul fronte dei focolai divamapati e dell'eco-sistema andato letteralmente in fumo. Basti pensare a quanto accaduto nel Parco Nazionale del Vesuvio, con ettari ed ettari di vegetazione bruciati e dissesto geologico ed idrogeologico (a seguito soprattutto delle piogge) particolarmente accentuato.
I dati - a conclusione della campagna antincendi della Regione che si chiude ufficialmente il 15 settembre - sono stati forniti dalla SMA Campania, società in house della Regione che si occupa di risanamento ambientale e, per l'appunto, di incendi boschivi, sulla base del lavoro svolto dal responsabile area servizi sul territorio, l'agronomo Saverio Basile. Ha dato dunque i suoi frutti la task force che ha visto impegnati Regione, Vigili del fuoco, enti delegati, Comuni, Protezione civile, carabinieri forestali.
«In definitiva i mesi di luglio ed agosto hanno fatto registrare un andamento climatico decisamente più fresco e piovoso rispetto il 2017: l'anno horribilis per gli incendi boschivi - si legge nella nota della SMA Campania -. Considerando che il clima costituisce un importante fattore predisponente degli incendi boschivi, tuttavia, per quanto concerne i mesi appena trascorsi, hanno fatto registrare una situazione sicuramente più tranquilla sia in Campania che, in generale, in tutta Italia. Nel nostro territorio, nel mese di luglio sono state registrate complessivamente 214 segnalazioni di incendio di cui 180 reali». Si pensi che a luglio 2017 furono ben 1.189 gli eventi verificatisi. «Mentre ad agosto ci sono state 260 segnalazioni di incendio, di cui 153 reali (ad agosto 2017 ci furono 1.542 eventi)».
Per quanto riguarda le attività di estinzione, sono state impiegate complessivamente 265 squadre che hanno fatto parte della task force. SMA Campania, invece, è intervenuta con 105 squadre (il 39,6% del totale). «Anche quest’anno si è registrato - nella fase di start-up del “servizio antincendi boschivi estivo” - che SMA Campania ha concorso in maniera più sostenuta alle attività di estinzione. Il concorso medio annuo della nostra azienda, infatti - prosegue il comunicato - si attesta intorno al 23% del totale. Ad agosto la riduzione degli eventi incendiari nelle aree boschive è stata pari al 90% con picchi del 96%. Dati, quindi, ancora più importanti rispetto al mese di luglio (nel mese di luglio 2018 si è registrato un decremento medio regionale dell'85% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente)».
Ancora qualche dato. La superficie interessata dal fuoco in Campania è risultata essere notevolmente ridimensionata rispetto alla media del periodo. «Complessivamente - spiega la SMA -, sono risultati percorsi dal fuoco circa 84 ettari di boschi e poco più di 61 ettari di altre tipologie quali pascoli, incolti e colture agrarie. Per quanto riguarda le attività di estinzione nel mese di agosto, sono state impiegate complessivamente 260 squadre (task force). SMA Campania è intervenuta con 60 squadre (23,08% del totale)».
Nel mese di luglio la sede più sollecitata è risultata essere la base territoriale di Sessa Aurunca (25 interventi); nel mese successivo, quella di Fisciano, intervenuta in dieci occasioni. In generale, quella del Salernitano è stata la provincia più colpita, con circa 130 eventi (lo scorso anno se ne verificarono oltre 800).
Nella provincia di Napoli sono stati registrati 17 incendi a luglio (nello stesso mese del 2017 furono 122), e 12 ad agosto (nel 2017 furono 94), circa l'87 per cento in meno dei fenomeni registratisi nel 2017. Nel Vesuviano, la SMA Campania è intervenuta per 20 volte, con le sedi di Boscoreale e Gragnano.
(nell'immagine, il Vesuvio che brucia nell'estate 2017)
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