A cura della Redazione

Prosegue l’emergenza fiume Sarno a Pompei. Stamattina, con ordinanza sindacale, sono state chiuse al traffico, per 3 giorni, via Ripuaria e le strade rurali che si immettono sul suo percorso lungo il fiume (come via Moregine) perché si stanno effettuando con idonei mezzi pesanti i lavori di rimozione di grossi tronchi d’albero caduti a causa del forte vento dei giorni scorsi nel letto del fiume, sul territorio di Pompei. L'ordinanza firmata dal sindaco Pietro Amitrano riguarda il tratto tra gli incroci con la SS145 e via Fontanelle, nonché l'intersezione con via Moregine.

Sulla strada stazionano le gru di una ditta privata, convocata con somma urgenza dal Genio Civile di Salerno, che durante la notte è stato operativa prima a Scafati. Successivamente Il funzionario dell’Ente, Giordano, ha esteso l’intervento sul confinante Comune di Pompei, dove emergeva la criticità del pericolo di esondazione poiché i tronchi d'albero ostruivano il decorso dell'acqua.

Già le prime inondazioni sulle due sponde del fiume avevano destato preoccupazione nella popolazione residente nella periferia sud di Pompei, dal momento che i tronchi (insieme a tanta plastica e immondizia trascinate dalle correnti) avevano formato una vera e propria diga che arrestava il deflusso delle acque verso la foce formando una piena pericolosa per i residenti del territorio.

“Il crollo degli alberi lungo via Ripuaria è la conseguenza della mancanza di manutenzione da parte della società SMA che questa estate ha interrotto il lavori urgenti della potatura di pioppi secolari senza più riprenderli”. Ha precisato il consigliere comunale di maggioranza Giuseppe La Marca, che da due giorni presidia (in rappresentanza dell’assessora ai lavori pubblici di Pompei, Raffaella Di Martino, della sua medesima componente politica) il territorio posto nell’area sud di Pompei, in località ponte Izzo, dove i residenti sono stati molto preoccupati per il pericolo d’inondazione.

Fortunatamente gli allarmi insistenti hanno generato gli interventi prima che fosse troppo tardi. Opere di messa in sicurezza del territorio attiguo al tratto terminale del fiume sul territorio di Pompei, prima della foce vera e propria che oramai inonda regolarmente l'area nell’attesa di lavori pubblici regionali sulla base di un progetto molto contrastato da parte di chi al cemento contrappone la bonifica integrale del fiume e del territorio circostante.