A cura della Redazione

Il mercato immobiliare napoletano conferma il trend generale intrapreso nel corso dell’ultimo semestre. Cresce la voglia di acquistare casa, grazie anche ai prezzi delle unità immobiliari che sono in discesa, con i numeri delle compravendite e quello dei prezzi che percorrono due binari differenti

Secondo i dati forniti dal Listino Ufficiale redatto dalla Borsa Immobiliare di Napoli, e confermato anche dal Team di LikeCasa guidato dalla dott.ssa De Leo, i valori degli immobili sono in discesa dell’1,2% in tutte le municipalità del capoluogo campano.

Aspetto altresì interessante riguarda l’approccio dei potenziali acquirenti, desiderosi di apprendere informazioni relative al mondo immobiliare, con l’obiettivo di evitare di commettere errori e fare le giuste valutazioni per un acquisto sicuro.

In questo senso l’editoria online ha costituito un ottimo volano per la diffusione di informazioni in buona parte gratuite, come testimonia lo stesso Likecasa che mette a disposizione degli utenti una guida completa e dettagliata dedicata proprio a chi desidera comprare casa.

Le abitazioni vendute nel napoletano sono quelle con un prezzo di vendita compreso tra i 250.000 e i 300.000 euro, con le soluzioni più gettonate incentrate sui trivani con doppi accessori e cucina abitabile.

Una tendenza differente rispetto al trend generale del mercato immobiliare, dove gli acquirenti preferiscono sempre di più soluzioni abitative dalla metratura contenuta, al fine di risparmiare sulle spese di gestione e avere una maggiore efficienza generale dell’immobile.

Sono gli immobili a uso abitativo dai cinque vani in su quelli più difficili da vendere, immobili che in futuro subiranno una riduzione maggiore del prezzo di vendita finale.

I tempi per arrivare alla conclusione della vendita sono in media dai tre ai sei mesi, calcolati dal momento della pubblicizzazione fino alla stesura del preliminare.

Un mercato immobiliare che preoccupa per quanto riguarda l’aspetto dell’età anagrafica di molti stabili, realizzati principalmente in cemento, e che dopo le conseguenze del crollo del ponte Morandi a Genova non godono più della fiducia di un tempo.