Le scorte dei vaccini anti-influenzali sono finite. L'allarme arriva dal sindacato FIMMG (Federazione Medici di Medicina Generale) di Napoli. Il fenomeno riguarda tutta l’Italia, ma la Campania è tra le regioni maggiormente in difficoltà. E dunque, sempre di più sono i cittadini che non possono accedere alla vaccinazione gratuita a causa di questa carenza. «Un paradosso inaccettabile - spiegano Corrado Calamaro e Luigi Sparano (vertici partenopei del sindacato) -. Noi medici di famiglia, anche con il sostegno dell’Ordine di Napoli e delle Asl, abbiamo fatto molto per incentivare alla vaccinazione, e adesso ci ritroviamo nella condizione di dover rimandare i nostri pazienti a casa, chiedendo loro di avere pazienza e di tornare nei prossimi giorni. Ammesso che questi vaccini vengano fuori».
Per la Campania, evidentemente, la stima delle scorte necessarie non ha coperto il fabbisogno reale. Complice la maggior richiesta arrivata nell’ultimo anno grazie alle campagne di sensibilizzazione messe in campo.
«L’incongruenza - proseguono i medici di famiglia - è anche nel dover procedere con gare biennali di SoReSa (la società in house della Regione Campania, ndr), che per ragioni di risparmio portano ad un ordine in largo anticipo delle dosi necessarie. Ma è evidente che il sistema quest’anno non ha funzionato e il rischio è che un diritto dei cittadini venga calpestato senza ritegno. Per non parlare della credibilità di un sistema che prima invita tutti alla vaccinazione e poi si fa trovare impreparato».
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