A cura della Redazione

“Nessuno della giunta di Caserta si è fatto vivo. Ho scritto al sindaco ma non ho ricevuto risposta. Nessuno si è scusato per quello che è accaduto. Siamo rimasti davvero molto male, e non per i soldi, ma per il trattamento ricevuto. Per questo motivo, abbiamo  deciso, che il cachet per la notte bianca di Caserta, che ci spetta di diritto, lo daremo in beneficenza ai bambini più bisognosi in occasione della epifania. Intendiamo con questo gesto simbolico, dare un segnale forte, perché questi episodi nel 2019 non sono più tollerabili”.

A distanza di poco più di un mese, gli attori napoletani Francesco Albanese, partner di Alessandro Siani in numerose pellicole di successo, e Rosario Toscano, il Don Giggino Perignon di Telegaribaldiana memoria, non si danno pace, e  tornano sullo spiacevole ed inspiegabile episodio che li ha visti malcapitati protagonisti della Notte Bianca casertana dello sorso 8 dicembre. I due attori, in compagnia della presentatrice Magda Mancuso, dovevano, come annunciato sui manifesti affissi in tutta la città e zone limitrofe, essere i protagonisti comici della serata sul palco allestito in via Douhet, chiudendo l’esibizione di Tony Tammaro. Ma qualcosa in quella fredda serata di dicembre andò storto, e i due furono costretti dopo quasi due ore di umiliante ed interminabile attesa scandita da ripetuti colpi di scena, a rimettersi in auto e riprendere la strada di casa.

A distanza di un mese, Albanese applaudito recentemente anche sul palcoscenico di “Made in Sud”, racconta l’episodio ancora incredulo per il trattamento ricevuto: “In venti anni di carriera – attacca l’attore – non mi era mai capitata una cosa del genere. Ricordo molto bene quella incredibile serata. Arrivammo a Caserta dopo alcune ore a causa del traffico. Ci recammo nei pressi del palco e lì attendemmo qualcuno che ci dicesse qualcosa. La nostra attesa per ore fu vana. Fummo letteralmente abbandonati a noi stessi, senza lo straccio di una indicazione. Faceva molto freddo. Eravamo soltanto in compagnia del tecnico. La persona che ci aveva contattati non rispondeva al telefono e “compariva” ogni tanto soltanto con dei messaggi vocali. Ovviamente – continua – in mancanza di certezze e soprattutto di contratti firmati, non muovemmo un solo passo per salire sul palco”.

Ma il peggio doveva ancora arrivare. Quello che accadde dopo qualche ora ha dell’incredibile. Albanese racconta il finale di una tragicomica serata, condendolo ancora di rabbia: “Dopo qualche ora - riprende l’attore –, e dopo averci assicurato il pagamento “in settimana” ci fu detto che la serata sarebbe saltata a causa di alcuni problemi tecnici! Una notizia smentita dagli stessi tecnici che ci confermarono il perfetto funzionamento dell’impianto. Erano circa le 23.30  quando capimmo l’antifona e decidemmo di fare ritorno a casa”.

Sullo sfondo, di una assurda serata, resta lo scambio di mail tra artisti e organizzazione, il nobile gesto dei due attori, ma soprattutto pesante come un macigno, e indelebile come un graffio, la frase di Albanese: “Prima dell’attore….prima del cabarettista…viene sempre la….persona”.