Dragaggio del porto di Torre Annunziata: il 21 dicembre dell’anno scorso è terminata la mega opera di 33 milioni di euro, comprensiva anche della realizzazione della bretella Lungomare Oplonti e della diga foranea, realizzata dalla società Savarese Costruzioni.

L’escavo dello scalo marittimo è iniziato a giugno del 2017: un anno e mezzo di lavori serrati che hanno consentito di dragare i fondali per circa 135 mila metri cubi di sedime, pari a 200 mila tonnellate di sabbia.

Il canale di accesso ed i fondali prospicienti le banchine, molo Crocelle e molo di Ponente, raggiungono ora una profondità di 10 metri (prima la profondità era di 6 metri) e ciò permetterà il transito di navi di stazza fino a 20 mila tonnellate.

Oltre al dragaggio, è stata realizzata anche la diga foranea, che assolve principalmente la funzione di proteggere la costa smorzando l’intensità delle onde. Sono stati posizionati, pertanto centinaia e centinaia di tetrapodi lungo il molo di Ponente.

Per permettere lo smaltimento delle migliaia di tonnellate di sedime dragato dal porto, sono state realizzate sulla spiaggia della Salera, alle spalle dei Silos, due vasche per permettere il drenaggio della sabbia prelevata. Solo successivamente, sabbia e liquido, sono stati conferiti nelle discariche.

 Le molte perplessità che spesso aleggiano quando si tratta di una mega opera pubblica questa volta sono state completamente fugate. Sia la bretella, che la diga foranea e il dragaggio del porto sono stati portati a termine senza intoppi, anche se i lavori si sono allungati di qualche mese rispetto alle previsioni. Un evento, questo, quasi raro, soprattutto dalle nostre parti. Un'opera iniziata con il sindaco Giosuè Starita e terminata con il sindaco Ascione.

Come si ricorderà l’anno scorso, il 27 agosto, ci fu la cerimonia di chiusura dei lavori di dragaggio con la presenza del sindaco oplontino Vincenzo Ascione, dell’assessore regionale alla Sicurezza e alla Legalità Franco Roberti, oltre a consiglieri regionali e sindaci del comprensorio. La cerimonia fu anticipata di qualche mese (andavano dragate altre 30 tonnellate di sabbia) per dare la possibilità al tenente di vascello Alberto Comuzzi, comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata, che aveva visto nascere il progetto e fornita una preziosa collaborazione durante la sua esecuzione, di essere presente all’evento prima del suo trasferimento a Roma.  

Ora non resta che sfruttare le grandi potenzialità che il porto fornisce, augurandoci che l’affermazione del governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca all’indomani del completamento dei lavori (Torre Annunziata sarà una città centrale nel sistema della portualità regionale) possa trovare concretezza nell’immediato futuro.

(Nella foto sotto, l'area dove erano posizionate le due vasche di drenaggio della sabbia dragata)