A cura della Redazione

Origini e storia

Il mondo della finanza, soprattutto quello di Wall Street, spesso viene definito come una giungla bestiale priva di regole. In realtà non è esattamente così. Nonostante ciò nell’iconografia del mondo dei mercati dominano due animali totemici piuttosto particolari.

L’orso ed il toro dominano da tempo la semantica dei broker fino a diventare dei veri e propri modi di intendere la finanza. Non è un caso che di fronte a diverse sedi di Borse valori siano presenti raffigurazioni di questi due potenti animali.

Cosa significa bullish?

Bull in inglese significa toro, un animale simbolo di forza che, con le sue corna, è in grado di lanciare verso l’alto. Infatti nei mercati finanziari è sinonimo di trend in rialzo. Un bullish market incita gli investitori a proporsi con fare positivo, con l’intento di ottenere validi profitti. Feel bullish è diventato un termine così comune che in inglese può anche significare una generale propensione a sensazioni positive ed indicare una persona con una certa spinta verso la fiducia in sé stesso.

Il termine Bullish e’ così iconico che fuori dalla borsa di Wall Street esiste una statua in bronzo gigantesca, che raffigura proprio un toro.

Cosa significa bearish?

L’orso è un animale estremamente forte, indubbiamente potente e capace di incutere timore. A differenza del toro che con le corna scaglia verso l’alto, l’orso con le sue possenti zampe tende a spingere verso il basso, a schiacciare giù. Essere bearish, bear infatti in inglese significa orso, indica una tendenza ribassista nei mercati, con gli investitori che sono portati a vendere per limitare le perdite.

Quando essere bullish?

Gli investimenti in borsa sono fatti di crescite e decrementi. L’investitore più esperto in genere sa quando è il caso di mettere sul piatto tutta la fiducia possibile in un titolo od in una valuta. Fermo restando la fallibilità umana e l’imprevedibilità dei mercati un trader che usufruisce di un momento bullish sta ottenendo profitti dalla crescita di un trend.

Nel trading online in particolare però gli investitori possono essere portati a fare scalping, ovvero ad aprire posizioni per periodi anche brevissimi. In questo caso essere bullish utilizzando una leva finanziaria importante può rivelarsi piuttosto rischioso perché gli andamenti a brevissimo termine sono estremamente capricciosi.

Quando essere bearish?

Un mercato bearish indica un trend in calo, spinge i mercati al pessimismo e genera perdite in chi ha acquistato valute e titoli. Essere bearish in questo caso è quasi naturale. I mercati influenzano moltissimo gli umori degli investitori e quando un trend è ribassista difficilmente ci saranno trader pronti a scommettere su di un cambiamento di rotta senza averne dei validi motivi.

Leggere un grafico

La borsa valori è un mondo all’apparenza complesso che può però rivelare inaspettate semplicità. Per un trader saper come leggere un grafico è essenziale. Molto utilizzate in finanza sono le cosiddette candele giapponesi o candlestick che permettono una lettura sia intuitiva che piuttosto precisa della situazione dei mercati.

Candlestick

Le candele giapponesi nascono in Giappone nel diciottesimo secolo con lo scopo di studiare gli andamenti del prezzo del riso. Le candlestick approdano in Europa solamente nel 1989 e vengono quasi da subito adottate come miglior metodo per conoscere e studiare i trend dei mercati mondiali. Le candele giapponesi dunque hanno tutte assunto definizioni in lingua inglese se si esclude la posizione doji.

Candlestick fondamentali

Le candele giapponesi possono essere sinteticamente catalogate in:

  • Long days. Quando esiste una importante differenza tra il valore di apertura e quello di chiusura.

  • Short days. La differenza tra il valore di apertura e quello di chiusura è minima.

  • Spinning tops. Il corpo della candela è decisamente corto ed indica una sostanziale indecisione dei mercati.

  • Doji. Il prezzo di apertura è identico al prezzo di chiusura. In questo caso l’indecisione dei mercati è massima.

Trading online

Bearish e bullish sono termini divenuti estremamente comuni anche grazie alla diffusione del trading online. Con il trading online la Borsa è diventata alla portata di tutti, le possibilità di guadagni si sono fatti più variegate e gli investimenti più accessibili. Questo grande boom degli investimenti online è dato anche dal fatto che con le tecnologie moderne tutto è diventato più semplice e veloce, lasciandosi alle spalle antiche e complesse burocrazie bancarie.

Perché fare trading online?

Esistono dei vantaggi sostanziali per chi sceglie di fare trading online utilizzando prodotti come i CFD ad esempio:

  • Accessibilità. I broker consentono depositi minimi molto bassi. Avatrade ad esempio permette di iniziare ad investire partendo da un deposito di 100 euro.

  • Velocità. Con le piattaforme attuali è possibile intervenire sulle proprie posizioni aperte in maniera praticamente istantanea.

  • Semplicità. Fare trading online è molto semplice e semplici sono le applicazioni e le piattaforme dei broker.

  • Sicuro. Utilizzando broker registrati e regolamenti non si corre il rischio di veder sparire i propri soldi depositati e guadagnati.

Guadagnare con il trading online

Giocando in Borsa si può perdere e guadagnare. Il trading online permette di arrivare a dei profitti e di ottenere perdite. Se si utilizzano i contratti per differenza (CFD) però i profitti e le perdite non sono legati direttamente a quelli dei broker classici che acquistano azioni.

Infatti con il trading online in questo modo si possono ottenere profitti sia con mercati bullish che con mercati bearish. Con posizioni short e posizioni long l’investitore che sa ben prevedere gli andamenti dei mercati può sempre ottenere profitto.

Posizioni long

La posizione long è quella che caratterizza un periodo decisamente positivo. Chi apre una posizione long crede nel rialzo dei prezzi e perciò investe su un mercato tipicamente bullish con un trend decisamente rialzista.

Posizioni short

Quando il pessimismo pervade i mercati i prezzi subiscono un calo, le vendite aumentano e i trader aprono posizioni short. Le posizioni short però permettono di guadagnare ugualmente utilizzando i CFD perché l’investimento viene fatto in maniera indiretta, senza l’effettivo acquisto di titoli che perdono valore.

Che broker usare?

Sono moltissimi i broker presenti sul mercato. Molti promettono guadagni sicuri e preannunciano una vita di successi. In genere questi sono i peggiori e con ogni probabilità affidare a loro i propri soldi può rivelare brutte sorprese.

Un broker serio non assicurerà mai guadagni perché onestà gli impone di dire che un investimento può essere sempre a rischio. Spetta all’investitore fare in modo che frutti nuovi soldi e che non si dissolva. Un buon broker è quello che fa di tutto per rendere l’investitore capace di districarsi al meglio nei mercati. Uno di questi è Avatrade.

Avatrade

Avatrade è un broker irlandese che nasce nel 2006 e nella sua ormai decennale esperienza ha ottenuto diversi risultati di affidabilità. Avatrade è regolamentato dalla Banca Centrale d’Irlanda di conseguenza è autorizzato ad operare in tutta l’Unione Europea.

Si tratta di un broker che si adopera particolarmente per la formazione dell’utente con un portale che non tralascia di segnalare neppure gli avvenimenti e le scadenze che possono influire sui mercati. Significativi sono inoltre i bonus sui depositi che possono arrivare anche al 100% dell’importo.

Tori a Wall Street

Come detto in precedenza il toro è per la finanza un simbolo di deciso ottimismo. Il tempio della finanza mondiale è la Borsa di New York con sede in Wall Street. Proprio a Wall Street, di fronte alla Borsa, nel 1989 è stata installata una scultura in bronzo che raffigura un toro. L’opera, creata dall’artista italo-americano Arturo Di Modica pesa più di tre tonnellate ed è stata posizionata senza autorizzazioni, cosa che le è valsa diversi tentativi di rimozione che sono però sempre falliti. L’opera, denominata charging bull, è diventata con gli anni un simbolo della vitalità economica della Borsa statunitense e sembra intenzionata a non lasciare la propria sede.