A cura della Redazione

Il Liceo Artistico “Giorgio de Chirico” di Torre Annunziata, con Fondazione Morra + Università degli Studi Suor Orsola Benincasa presentano il "Lavoro in tessitura" di un gruppo di alunni e di insegnanti del Liceo Artistico, in Alternanza Scuola Lavoro, grazie all’accordo con l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa.

Il processo artistico-laboratoriale che ha visto protagonisti gli studednti del “de Chirico” insieme con l’artista/designer/stilista Federico Pinna Serra ha portato alla fabbricazione, in interazione con le opere di Nanni Balestrini, di  un tappeto per lo spazio-laboratorio embodied education attivo a Casa Morra da aprile 2018, grazie ad un accordo tra il gruppo di ricerca diretto da Maria D’Ambrosio e la Fondazione Morra per realizzare Theatrum_Opera: prototipo di spazioFormante intercodice basato sulla metodologia embodied del fare formazione.

Nel dettaglio, Embodied education è il gruppo di ricerca diretto da Maria D’Ambrosio (Pedagogia della Comunicazione - Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa) che apre la Pedagogia alla connessione transdisciplinare con Arte-Scienze-Tecnologie per ripensare lo spazioFormante in chiave bio-educativa.

La finalità è quella di creare un originale ambiente educativo dove sperimentare il rapporto tra cinetica-tattilità e cognizione per realizzare un “Teatro Opera”, spazio formativo, appunto, dove generare innovazione metodologica del ‘fare scuola’, mescolando etica ed estetica e riconfigurando l’agire educativo in chiave poietica e performativa.

Il Liceo Artistico ‘Giorgio de Chirico’, già partner dell’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa, ha formalizzato nel gennaio 2019 un accordo per un’attività di Alternanza Scuola Lavoro e coinvolto degli alunni e due docenti per progettare e costruire un tappeto funzionale allo spazio di embodied education Lab a Casa Morra, in interazione con l’artista/designer/creativo Federico Penna Serra e le sue tessiture al telaio.

In particolare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro sottoscritto dal Dirigente Felicio Izzo con il Rettore Lucio d’Alessandro, e coordinato da Maria D’Ambrosio, è stata l’occasione per sperimentare la pratica come maestra e riproporre la condizione di maestro e allievo come artigiani a bottega.

I giovani allievi guidati dalle prof. Emilia Nolè e Carmela Cirillo con la direzione artistica di Federico Pinna Serra hanno progettato e realizzato tessiture a comporre un tappeto per lo spazioFormante denominato Theatrum_Opera: un tappeto da installare nello spazio-laboratorio di embodied education a Casa Morra e in ogni altro spazio da trasformare in un ambiente-laboratorio dove sperimentare la metodologia embodied per fare formazione.

Prima del lavoro di tessitura, ciascuno ha costruito il proprio telaio, apprendendone la tecnica da un maestro d’opera che ha loro insegnato come si fanno le cose e come si usano. Sono seguite la raccolta di tessuti-scarti, la loro lavorazione per trasformarli nuovamente in filo per la tessitura. In questa operazione si è rimarcato il significato “letterario” dell’agire, in quanto lo strappo implica un percorso poetico che apre alla scrittura e alla ri-scrittura, per estrarre dall’intreccio un altro bandolo, un altro filato. Dal tessuto tornato filo, si è messa mano al telaio ad ordire immaginando nuovi intrecci per dare forma al progetto e al suo disegno. La mano al telaio ha iniziato a produrre nuove trame annodando in un ordine nuovo l’ordito e decidendone le spaziature.

Ecco che allora il gesto poetico ha preso a copiare quello del maestro per poi trovare una sua ritmica e una sua cifra autoriale destinate ad infrangersi e a combinarsi in un’opera collettiva dall’andamento irregolare e differente come le mani di cui sono traccia. Tutto a significare che per districarsi dall’ordine prestabilito, bisogna conoscere l’intrico e muoversi secondo quella logica non più solo lineare ma reticolare.

Nel multiforme reticolo delle tessiture il gruppo è inciampato più volte nelle opere di Nanni Balestrini a Casa Morra perché la loro forma labirintica e reticolare risuonasse con il lavoro al telaio e invitasse a muoversi e percorrere gli spazi più ampi e sconosciuti di un territorio da comporre e ricomporre con la logica del bricolage. Difatti, Nanni Balestrini il poeta, incontrato dagli alunni del Liceo ‘de Chirico’ visitando la sala con le sue opere a Casa Morra durante le giornate del lavoro di tessitura, è un inno alla frammentarietà, alla ricombinazione, alla ripetizione generativa e rigenerativa, del tutto funzionale al riconoscimento nel lavoro di fabbricazione del telaio e poi di intelaiatura e tessitura di quei gesti che sono all’origine della possibilità per ciascuno di farsi autore della propria storia, di riannodare fili e unirli ad altri per dar forma al proprio mondo.

In mostra dal 15 aprile 2019, alle ore 11:30, presso Casa Morra (Palazzo Cassano Ayerbo D’Aragona ) Salita san Raffaele, 20/c Napoli