A cura della Redazione

Campo nomadi, in atto le fasi di sgombero. Stamattina, 16 aprile, polizia, carabinieri, agenti della Polizia municipale, assistenti sociali, sono all’interno dell’area dell’ex plesso scolastico Morrone per dare esecuzione al decreto di sgombero firmato dal sindaco Vincenzo Ascione.

Al momento tutto si svolge con la massima tranquillità. Quasi tutti gli occupanti abusivi dell’area sono andati via volontariamente, approfittando anche del contributo di 2 mila euro messo a disposizione del comune di Torre Annunziata per coloro in grado di trovarsi un’autonoma sistemazione alloggiativa.

Nel campo sono rimaste solo alcune famiglie, ma sembra che per il loro sgombero non ci siano problemi. Nel piazzale sono accantonati bustoni e scatoloni che contengono un po’ di tutto: indumenti, lenzuola, coperte, pentolame. Ma ci sono anche letti, materassi, sedie, tavoli. Con automezzi di fortuna gli occupanti stanno portando via tutto un po' alla volta. Le operazione di trasloco dovebbe terminare entro oggi o al massimo domani.

Intanto già è stato effettuato il distacco delle utenze da parte delle società Gori e Enel, mentre una ditta appositamente incaricata sta provvedendo a murare gli ingressi degli alloggi di fortuna..

Molte delle famiglie che occupavano l'ex scuola Morrone andranno nei paesi vesuviani limitrofi: Terzigno, Poggiomarino, San Giuseppe, dove è più facile reperire un alloggio a basso canone. Il Comune, però, ha previsto, qualora ce ne fosse bisogno, una sistemazione momentanea presso l’Hotel Grillo di piazza Imbriani per quelle famiglie in difficoltà.

Sul posto anche un accalappiacani per trasferire gli animali presenti nel campo nel canile convenzionato con l’Ente oplontino. Al momento sono stati prelevati cinque cani.

Con lo sgombero dell'x scuola Morrone, occupata abusivamente da decenni, e ultimamente ripopolata con il trasferimento di famiglie rom sloggiate dall'ex macello comunale, il Comune si impossessa di nuovo di una sua struttura, sebbene molto fatiscente, e ripristina la legalità in una zona degradata della città. Fatto indubbiamente positivo, ma sarebbe opportuno mettere in campo, al più presto, qualche progetto per la riqualificazione dell'area per un un eventuale riutilizzo del fabbricato per scopi sociali.

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