A cura della Redazione

25 Aprile, Festa della Liberazione. Questa mattina a Torre Annunziata c’è stata la cerimonia di celebrazione del settantaquattresimo anniversario della liberazione dell’Italia dall’occupazione nazi-fascista.

Appuntamento in piazza Ernesto Cesaro alle ore 10,30. Erano presenti il sindaco Vincenzo Ascione, il presidente del Consiglio Rocco Manzo; assessori e consiglieri comunali; il comandante del Gruppo Carabinieri ten. col. Filippo Melchiorre, il comandante della Compagnia magg. Simone Rinaldi e il comandante della Stazione maresciallo Elgidio Valcaccia; il comandante dello Spolettificio col. Berardo Sabbatino; il comandante dell’Ufficio Circondariale Marittimo tenente di vascello Vito Limanni; il comandante del Comando Gruppo Guardia di Finanza col. Agostino Tortora; il comandante della Polizia municipale cap. Enrico Ambrosetti; il presidente dell’Anpi Antonello Sannino; il presidente del Presidio locale di Libera don Ciro Cozzolino; l’Associazione Nazionale dei Carabinieri; l’Associazione Misericordia.

Dopo la deposizione di una corona d’alloro ai piedi del Monumento ai Caduti, hanno preso la parola don Ciro Cozzolino, Antonello Sannino e il col. Berardo Sabbatino. “Il 5 Aprile – ha detto il rappresentante delle Forze armate col. Sabbatino – è un simbolo e per noi militari i simboli sono molto importanti. Ma la liberazione va mantenuta e la libertà va preservata. E noi tutti (Forze armate, Carabinieri, Polizia, Guardia di finanza e Marina, ndr), abbiamo un unico obiettivo, quello di garantire la libertà della nostra Nazione, delle Istituzioni e dei cittadini”.

Ha chiuso gli interventi il sindaco Ascione. «Dedico questa giornata di festa – ha detto – a coloro che non hanno un lavoro e quotidianamente lottano per trovarne uno. La mia solidarietà va alle persone che in questi giorni stanno subendo attacchi da parte della criminalità. Senza lavoro non ci può essere dignità e senza dignità non ci può essere libertà. Tra pochi giorni festeggeremo il 1 maggio, la Festa dei lavoratori. Purtroppo al Sud è ancora difficile per molti trovare un’occupazione e non ci sono ancora prospettive per una ripresa in tempi brevi. La mia speranza – conclude il primo cittadino – è che si riescano finalmente a trovare le soluzioni necessarie per arginare l’emergenza lavorativa».

Per l’occasione, i giardini di piazza Cesàro sono ritornati a fiorire. Si spera che rimangano così almeno per sei mesi all'anno...