A cura della Redazione

Il periodo di crisi economica che ha attanagliato il nostro Paese nel corso degli ultimi anni sembra non aver intaccato minimamente alcuni settori della ristorazione.

Tra questi, c’è quello legato ad uno dei cibi preferiti in assoluto dagli italiani: la pizza, un business che in Italia da lavoro a centinaia di migliaia di persone e che rappresenta ancora un’ottima opportunità di mettersi in proprio nonostante l’ampio numero di pizzerie al piatto e al taglio presente in Italia.

A testimonianza ulteriore del trend, ci sono i numeri che emergono dall’indagine condotta dal Centro Studi CNA, che indicano la presenza sul territorio italiano di centotrentamila imprese, con centomila addetti a tempo pieno che nel corso dei fine settimana arrivano a toccare quota duecentomila.

Un settore, quello delle pizzerie, che ha visto negli ultimi anni una continua crescita del numero di esercizi attivi, passato dai 125.300 del 2015 ai 127.000 dello scorso mese di marzo.

Uno scenario di attività variegato, che ha come minimo comune denominatore la pizza: dai ristoranti/pizzeria, ai bar/pizzeria, le pizzerie d’asporto, fino ad altri genere di attività alimentari quali gastronomie e panetterie che vendono questo genere di alimento.

La pizza rappresenta un’ottima opportunità per mettersi in proprio, per quanto è bene tenere a mente che avviare un’attività commerciale oggi è un’operazione che deve essere effettuata in modo attento e oculato, realizzando un progetto che tenga conto di tutti i punti fondamentali relativi a come aprire una pizzeria, come bene riepiloga la guida di Contributi PMI.

La ricerca CNA pone in evidenza, inoltre, come la maggior parte delle pizze tonde da piatto abbia un costo indicativo medio compreso tra i 5 e i 10 euro.

Una ripartizione più dettagliata mostra come il 55% costi tra i 5 e i 7 euro, mentre il 37% tra i 7 e i 10 euro, il 4% sono le pizze che hanno un costo inferiore alle 5 euro e un altro 4% quelle che invece superano i 10 euro.

Per quello che riguarda il consumo di pizza a livello regionale, in prima posizione non possiamo che trovare la Campania.

Qui sono concentrate il 16% della totalità delle attività che vendono pizza in Italia, seguono nell’ordine la Sicilia con il 13% e il Lazio con il 12%.

Per quanto riguarda invece il rapporto tra pizzerie e abitanti, in prima posizione c’è l’Abruzzo, che vede la presenza di un’attività di vendita pizza ogni 267 abitanti, seguita dalla Sardegna, Calabria, Molise e Campania.

Tra la clientela di queste attività al primo posto troviamo le famiglie, seguite dai giovani, i turisti, persone che partecipano a meeting o pranzi di lavoro in generale.