A cura della Redazione

Oltre 400 iscritti, tutti ragazzi dagli 11 ai 15 anni. Di questi, circa 150 hanno partecipato all'evento “Caccia al tesoro cittadini, seconda Edizione”.

I ragazzi divisi in 4 squadre (ciurme), ognuna guidata da un capitano (uno scout adulto per garantire ordine e fare da controllore negli spostamenti). La partenza era alle Terme Vesuviane. I ragazzi attraverso un video sono stati calati nell'ambientazione del gioco a metà tra il fantasy e reale. Infatti, partendo da cenni storici reali risalenti al Medioevo, quando queste terre erano preda dei saccheggi dei pirati saraceni, a causa dei quali fu costruita una prima torre di difesa (da cui deriva parte del nome della città). Da qui la leggenda di un tesoro rubato e nascosto dai pirati saraceni.  Per ritrovarlo, le ciurme dovevano risolvere 4 indovinelli che conducevano a 4 punti della città (Villa Parnaso, piazza Cesàro, porticato Credem, Libertà-libreria&biobar di fronte al cine-teatro Politeama).

In ognuna di queste postazioni i ragazzi dovevano trovare una delle 4 chiavi che – unite - indicavano la posizione del tesoro. In alcuni di questi posti, trovavano un pirata che custodiva la chiave e la consegnava solo con il superamento di una prova. Trovate tutte e 4 le chiavi la ciurma poteva capire il punto X e trovare il forziere (le ciurme si muovevano in parallelo, ovviamente, e la ciurma che trovava per prima il forziere vinceva). Il forziere poi doveva essere portato ai giardinetti (luogo conclusivo) dove veniva aperto e la ciurma vincitrice di divideva il tesoro.

Il tesoro vero era la storia della città con il susseguirsi dei nomi che le sono stati attribuiti, da Oplontis all'attuale Torre Annunziata - rappresentata dalla brochure data a tutti i ragazzi (anche alle ciurme non vincitrici). I vincitori inoltre hanno ricevuto anche un premio materiale, ovvero un biglietto di ingresso da utilizzare al Politeama per ogni membro della ciurma vincitrice.

“Lo scopo della nostra iniziativa – ha spiegato il responsabile del gruppo scout Agesci Aurelio Boffa - è quello di sensibilizzare i ragazzi della nostra città alla riscoperta della bellezza e della ricchezza storica del paese in cui vivono. Di farli scendere letteralmente per le strade guardando alla città con occhi nuovi. Fargli vivere la città sentendosi appartenenti ad essa e alla sua storia. Di fare aggregazione reale e non virtuale dietro ad un telefonino. I genitori con cui abbiamo avuto modo di discutere erano entusiasti dell'iniziativa ed anche noi siamo soddisfatti di questo che ci ripaga di tanto lavoro per l'organizzazione. Ci teniamo a precisare che ci siamo autotassati per coprire tutte le spese sostenute e che non ci sono stati sovvenzioni o contributi esterni per finanziare l'evento, che è stato totalmente gratuito per i ragazzi. Oltre a ringraziare l’assessora Nastri per la presenza e l'interessamento – conclude Boffa -, mi sento di ringraziare anche il sindaco Vincenzo Ascione per la disponibilità ed i volontari della Protezione civile edella Misericordia, che hannoa coompagnato i ragazzi lungo tutto per il percorso dell'evento",.

“Questi sono i momenti di aggregazione che dobbiamo incentivare, fare squadra – commenta l’assessora Martina Nastri -, scoprire il nostro splendido territorio. Il tutto reso ancora più emozionante dalla fantasia di tutti i ragazzi che hanno partecipato proiettando il gioco in una realtà parallela alla riscoperta di antichi tesori e soprattutto della nostra storia”.