A cura della Redazione

«Il sequestro e la confisca di Palazzo Fienga è stata un'impresa, perché serviva un messaggio importante. Era un simbolo e non si riusciva a mettere mano, invece con la Procura di Napoli nel 2015 siamo riusciti a sgomberare e confiscare». Alessandro Pennasilico saluta così la Procura di Torre Annunziata e il suo incarico di procuratore. A inizio giugno sarà in pensione. 

Tra le tante cose fatte in sette anni a Torre Annunziata, il ricordo principale va alla fabbrica di morte del clan Gionta, purtroppo ancora murata e in attesa di un futuro: «Mi sono confrontato personalmente con ministri e politici, sono arrivate proposte e promesse, ma non abbiamo visto niente. Quindi, abbiamo dovuto murare tutto per evitare che quelle famiglie tornassero dentro». 

Non solo Torre Annunziata e i Gionta. «Questo è un territorio bello e interessante, anche dal punto di vista giudiziario, dove si affronta ogni genere di vicenda, con 500mila abitanti, 22 comuni e diversità che non esistono in altre Procure. Partendo dal disastro del fiume Sarno, per il quale – spiega Sandro Pennasilico – ho riferito anche in Commissione Ambiente. Il problema degli scavi di Pompei, dove abbiamo messo mano su più fronti. Il Vesuvio e il Faito, con l'emergenza degli incendi e l'arresto dei piromani. E le tante problematiche della Penisola Sorrentina. Senza dimenticare Torre del Greco, la quarta città della Campania. Su 80mila abitanti, 13mila avevano investito risparmi nella Deiulemar: anche in quel caso abbiamo fatto quello che si poteva. E poi la disgraziata vicenda del crollo di Torre Annunziata, con le 8 vittime». 

Alla cerimonia, organizzata dal presidente del Tribunale oplontino Ernesto Alghina, sono intervenuti i vertici locali, provinciali e regionali dei carabinieri, della guardia di finanza e della polizia, ma anche tanti magistrati, tra cui il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, il procuratore Gianni Melillo, e ancora Giandomenico Lepore e Carlo Spagna, Maria Concetta Criscuolo per l'Anm di Torre Annunziata, Rosa Annunziata per la Procura oplontina, il dirigente amministrativo Alessandro D'Elia, gli avvocati Elio D'Aquino per l'Ordine e Nicolas Balzano per la Camera Penale, Antonio Gialanella per l'Avvocatura Generale dello Stato, mentre Franco Roberti ha inviato una lettera di saluti. 

Dalla settimana prossima, la guida della Procura di Torre Annunziata sarà affidata a Pierpaolo Filippelli, attuale procuratore aggiunto che assumerà l'incarico di procuratore facente funzione, in attesa che il Csm sciolga le riserve sulle candidature. 

La cerimonia