A cura della Redazione

Da qualche settimana ci troviamo a parlare spesso di cani abbandonati che girovagano per strada spaventati e spaesati in cerca dei loro padroni. Abbiamo scritto di pit bull ritrovati nel campo nomadi dell’ex scuola Morrone, rinchiusi in un tugurio, abbandonati e affamati, salvati da animalisti e portati nel canile comunale.   Abbiamo scritto di Afro, un cane meticcio prima salvato dalle acque del porto, dove era stato gettato da teppisti dopo essere stato bastonato, ma successivamente sbranato da pit bull sul molo di ponente del porto di Torre Annunziata.

Oggi ci apprestiamo a raccontare un’altra triste storia, andata a buon fine solo grazie alla bontà di alcune persone che non si sono fermate a guardare, ma hanno fatto di più, molto di più.

Sabato, 1 giugno ore 14,00, via Mameli: una gatta giace a terra sotto al marciapiede, investita da qualche auto di passaggio. E’ già in uno stato di semi decomposizione (molto probabilmente l’incidente risale a un giorno fa). Vicino, tre gattini che non si muovono da lì, aspettando che la mamma si svegli per dar loro da mangiare. Una scena raccapricciante e allo stesso tempo commovente. In questi casi, bisognerebbe chiamare i vigili urbani che a loro volta allerterebbero il centro veterinario dell’Asl di Torre del Geco per soccorrere l’animale ferito (nel nostro caso c’era poco da fare, perché la gatta era morta) o i gattini rimasti in vita. Non tutti conoscono questa procedura o forse non tutti nutrono fiducia nelle istituzione. Sta di fatto che alcuni passanti non restano insensibili di fronte a questa scena. “Ho visto i tre gattini coricati sul corpo senza vita della mamma  coperta di formiche – afferma un signore -. Mi sono avvicinato per prestargli soccorso ma questi impauriti scappavano. Così ho chiamato un mio conoscente animalista, Giovanni Gallo, che è corso subito ed è  riuscito a prendere i tre gattini offrendo loro del cibo. Poi ha sotterrato la mamma in un pezzo di terreno vicino”.

Ma quanti animali feriti hanno la fortuna di trovare sulla loro strada persone che non si fermano solo a guardare ma che agiscono per prestare loro soccorso?

Ho portato i tre gattini nel mio giardino all’interno di un piccolo locale – afferma Giovanni Gallo -. Sono traumatizzati perché non sono più accuditi dalla loro mamma. Ho cercato prima di tranquillizzarli e poi li ho rifocillati. Per ora li tengo io, ma aspetto che qualcuno possa prenderli in adozione, anche se non tutti e tre assieme. Chi è interessato può contattarmi al numero 348/0442563”.

Adottare un gatto allunga la vita. Secondo alcune ricerche, infatti, il contatto con i felini avrebbe numerosi effetti benefici soprattutto per i cardiopatici. “I principali benefici – spiega Andrea Macchi, direttore della struttura “Fondazione Iseni e il Centro Cuore Malpensa” – riguardano la sfera dei disturbi stress-correlati e depressivi e la sindrome ansiogena. Il contatto con il pelo produce ossitocina, l’ormone della felicità, e agisce in modo positivo sul battito, frequenza cardiaca e pressione arteriosa. Tutto ciò – conclude – produce enormi benefici a livello cardiovascolare migliorando la vita umana”.

Quindi lanciamo un appello: adottate e fate adottare…

(Nella foto in alto, nei cerchi i gattini, contrassegnato con una freccia il corpo senza vita della gatta. In basso, uno dei micini)

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