A cura della Redazione

La sospensione dei lavori per la riqualificazione del trincerone ferroviario (cosiddetto Bayard, dal nome dell'ingegnere francese Armand Bayard de la Vingtrie che lo progettò agli inizi del 1800), rientrante nel più ampio progetto dei lavori per il waterfront di Torre Annunziata, sta creando non pochi problemi all’Amministrazione comunale. Da un lato c’è chi spinge per la rescissione del contratto con Rfi Spa – Ferrovie dello Stato, e chi invece vorrebbe trovare una soluzione per evitare una nuova gara che allungherebbe di molto i tempi per il completamento dei lavori.

Intanto le arcate, sempre grazie ai soliti incivili che non hanno perso l’occasione così ghiotta per disfarsi di rifiuti di ogni genere, diventano sempre più ricettacoli di immondizia. 

C’è chi sui social ha pubblicato una vera e propria galleria fotografica di queste mini discariche con alle spalle il porto di Torre Annunziata, addossandone tutte le colpe all’attuale Amministrazione.

“Scaricare sul Comune ogni tipo di responsabilità – afferma il vicesindaco e assessore all’Igiene urbana Gaetano Veltro – è diventato lo sport più in voga in questo periodo. Purtroppo, o per scarsa conoscenza dei fatti o per mero fatto strumentale, si dicono cose inesatte. Innanzitutto il Comune non può intervenire per la rimozione dei rifiuti sotto le arcate per il semplice motivo che l’infrastruttura non è di nostra proprietà e le arcate sono affidate all’impresa esecutrice dei lavori. Ciononostante abbiamo sollecitato più volte sia Rfi Spa che l’impresa affinché venissero rimossi i rifiuti e chiusi i varchi per evitare il ripetersi di questi comportamenti incivili. Ma ad oggi non abbiamo avuto nessuna risposta. Se perdura questo silenzio, saremo costretti ad intervenire con i nostri mezzi per poi rivalerci sull’impresa”.

Intanto la stagione estiva e alle porte e non è più tollerabile, agli occhi soprattutto di chi si appresta a frequentare il litorale torrese, la presenza di cumuli rifiuti che fanno da sfondo al porto olpontino.