A cura della Redazione

“Tutto intorno a noi è comunicazione, non è possibile non comunicare, persino quando si resta in silenzio”.

Il 30 maggio scorso la Scuola Secondaria di primo grado “G. Pascoli” di Torre Annunziata,  diretta dalla professoressa Daniela Flauto,  ha messo in scena lo spettacolo teatrale e musicale “1000 modi di comunicare”.

Definire quanti tipi di comunicazione esistono rappresenta, in realtà, un’operazione difficile, ma la scuola media “G. Pascoli” ha provato ,riuscendoci in maniera innovativa, a rappresentare attraverso parole, musiche, immagini, colori, gesti ed espressioni, il complesso mondo della comunicazione.

Guidati  dai docenti Rita Casale, Claudia Gallinaro, Annamaria Embrione, Anna Mazza, Olga Ricciardi  e Loredana Trisante, regista e autrice del testo, mirabilmente gli alunni hanno toccato temi importanti su cui riflettere, utilizzando tutti i linguaggi e passando dalla tradizione orale delle fiabe alle storie celate nelle opere d’arte, dalle “fronne” dei contadini e dei carrettieri al persuasivo linguaggio della pubblicità, dai gesti e movimenti del corpo ai nuovi modi di dire e di esprimersi della nostra società. Il tutto sapientemente accompagnato dal lungo e colorato corteo delle majorettes curate dal prof. Oropallo Tommaso.

Inoltre, esecuzione suprema da parte dell’orchestra preparata dai docenti di strumento Angela Cirillo, Mariangela Coppola,  Umberto D’Angelo, Valeria Rea  e  il coro curato dalle professoresse Rosaria Campana, Margherita Giordano, Tiziana Minniti, Anna Panariello,  Elettra Possumato, Aurora Siciliani, ha realizzato brani certamente non facili, e molto rappresentativi del variegato mondo della comunicazione. Raffinati ma, allo stesso tempo, fruibili da parte del pubblico e coinvolgenti. Mirabili le scene e i costumi realizzati dai prof. Giovanni Di Luise  e Anna Guida.

Complimenti a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di uno spettacolo ricco di cultura, esempio di una didattica condivisa e partecipata oltre le aule, mostrando gioia di insegnare e soprattutto la visione degli sguardi felici di apprendere dei tantissimi  ragazzi coinvolti.