A cura della Redazione

Giunge alla fine la querelle tra CMO e comune di Torre Annunziata in merito al trasferimento della Medicina Nucleare in altri locali di via Roma. E l'esito è positivo, il che fa tirare un sospiro di sollievo alla proprietà, ai lavoratori del Centro Specialistico, e alla stessa Amministrazione comunale.

Stamattina l'Ente oplontino ha diramato un comunicato, nel quale viene spiegato nei minimi dettagli l'intera vicenda.

"Dalla lettura del provvedimento del Commissario ad Acta, avv. Ivan Pacifico - si legge nel comunicato -, è emerso che l’Amministrazione Comunale di Torre Annunziata non ha mai manifestato alcun elemento ostativo al trasferimento della sede del CMO nei nuovi locali. Infatti, sarebbe stato possibile attuare il trasferimento anche prima e senza l’ausilio dello stesso Commissario, qualora la Giunta Regionale della Campania, ed in particolare la Direzione Generale per la Tutela della Salute ed il Coordinamento del Sistema Sanitario, avesse informato anche la stessa Amministrazione Comunale di una nota dello scorso 8 luglio, con la quale l’Ente Regionale specificava che “il Comune non deve acquisire la verifica di compatibilità del progetto rispetto al fabbisogno complessivo ed alla localizzazione territoriale. Inoltre, per quanto riguarda la richiesta di parere regionale circa il trasferimento dell’autorizzazione all’esercizio dell’attività relativa alla branca di Medicina Nucleare all’interno dello stesso Comune, alcun parere è dovuto dall’Ente Regionale”. Tale concetto, paradossalmente, è stato nuovamente ribadito solo in data odierna, con una nota di poche righe inviata al comune di Torre Annunziata, in risposta ad un sollecito fatto da questa Amministrazione sin dallo scorso 24 maggio".

In definitiva, la nota regionale dell'8 luglio, che solo stamattina è giunta sul tavolo dell'Ufficio Tecnico comunale, esenta il Comune e l'Asl da qualsiasi parere in quanto il trasferimento della branca di Medicina Nucleare avviene all'interno dello stesso Comune. Pertanto il parere negativo precedentemente espresso dall'Asl, e la nota che il Comune ha inviato al CMO  con la richiesta di annullamento della richiesta, decadono automaticamente.