A cura della Redazione

Funerale di Roberto Azzurro, via Gino Alfani, ore 15,30. Il corteo funebre giunge davanti alla chiesa della SS. Trinità. La bara con sopra la toga dell’avvocato viene issata a spalle e portata nella parrocchia tra due ali di folla.  La chiesa è troppo piccola per contenere la marea di gente accorsa per dare l’ultimo saluto al loro familiare, amico, collega o semplice conoscente. Molti sono costretti a restare fuori: sul sagrato, per strada o sui marciapiedi. Per l’occasione viene disposta la chiusura momentanea della strada, presieduta dagli agenti di polizia municipale.

Ad officiare il rito funebre don Antonio Carbone, sacerdote della chiesa Salesiana, e padre Luigi Rossi. Prima della santa Messa prendono la parola Antonio Cavallaro, amico Gianluca, primogenito di Roberto, che parla dell’impegno dell’avvocato Azzurro nei confronti dei giovani, considerato da tutti come un padre. E’ la volta, poi, di Giuseppe Moretto che, a nome di tutti gli amici intimi di Roberto, ricorda la fede che egli nutriva per la squadra del Napoli, con  la creazione del gruppo whatsapp “Passione Napoli”, ma soprattutto l'aver condiviso momenti di vita intensi e speciali. Interviene poi l’ex presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Gennaro Torrese. Sottolinea le doti umane e professionali del suo collega, il suo costante impegno per l'attività della categoria forense. Chiude gli interventi l’avvocato penalista Gennaro Bartolino, amico intimo di Azzurro che racconta il quotidiano di Roberto tra lavoro, famiglia e passioni.

Don Antonio Carbone, nella sua omelia, ricorda l’estrazione salesiana di Roberto, lodando le sue doti umane. «Roberto era una persona perbene nell’accezione più nobile del termine, ossia onesto, rispettoso, onorato. Ma è stato anche un uomo incisivo, determinato nella difesa dei valori professionali, sociali e morali».

All’uscita dalla chiesa, tra la commozione generale, un lungo applauso ha accompagnato l’ “avvocato buono” nel suo ultimo viaggio terreno. Ma come diceva il poeta Ugo Foscolo “un uomo non muore mai se c’è qualcuno che lo ricorda”.

(Nella foto, il feretro all'uscita dalla chiesa. Nel riquadro in alto a sinistra, l'avvocato Roberto Azzurro)