A cura della Redazione

Dopo oltre 65 anni di vendita di giornali, chiude definitivamente la storica edicola Belfiore di corso Umberto I a Torre Annunziata.

Nell’aprile del 2017 venne a mancare Angelo, l’omone un tutt’uno con l’edicola. Per anni toccò a lui diffondere la cultura, far sapere: era il suo mestiere, ricevuto per eredità dinastica da papà Teodosio.

Pasquale, il figlio di Angelo, ha tentato di portare avanti l’attività per oltre due anni, ma alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca. Venerdì, 23 agosto, l’ultimo giorno del chiosco con la saracinesca aperta. «Ho sperato fino alla fine di non chiudere – afferma Pasquale – ma non ce l’ho fatta. L’attività si regge esclusivamente sulla vendita di giornali, ma quando vengono meno i lettori c’è poco da fare. Oggi l’informazione è cambiata radicalmente rispetto ad ventennio fa. Tutti hanno accesso in tempo reale alle ultime notizie attraverso internet, basta un click sul telefonino o sul pc. I giornali si vendono poco, acquistati per lo più dai meno giovani, ancora affezionati alla carta stampata».

Un’amara verità, purtroppo quella del giovane Pasquale. Con il progresso molti mestieri antichi tendono a scomparire, e l’edicolante è uno di questi. Meno di sei mesi fa ha chiuso un'altra edicola storica, quella della famiglia Cioffi di corso Vittorio Emanuele.

«Se ne va un altro pezzo di storia cittadina – scrive Vincenzo Pinto, decano dei giornalisti torresi -, si sbriciola il muro dell'onestà e della laboriosità. Giornali e riviste al macero, non ci sarà più vita per quel minuscolo contenitore di cultura, emblema di una tradizione di famiglia tramutatasi in una corsa a ostacoli tra la inesorabile crisi dell'editoria e la scomparsa dei pilastri fondatori. Chiude bottega anche l'ultimo rampollo di casa Belfiore. Pasquale ha detto basta, le austere e nobili figure di nonno Teodosio, papà Angelo e del fratello Teo lo avevano aiutato a tenere accesa la fiammella di quel chiosco carico di ricordi ed emozioni per intere generazioni. Cala tristemente il sipario anche su quella scatola di latta che emanava essenze di onestà. Di fronte alla metamorfosi di un' epoca che ormai sposta l'obiettivo verso nuove tecnologie ha dovuto adeguarsi, a malincuore, anche l'ultimo Belfiore. Rimarrà il profumo del caffè mattutino, ma non l'odore della carta stampata...».