A cura della Redazione

La denuncia del presidente della Pro Loco di Torre Annunziata avvocato Ciro Maresca, circa la non praticabilità degli scavi di Oplonti da parte di persone con disabilità motoria, ha suscitato la risposta immediata del Parco Archeologico di Pompei. Allo stesso tempo è giunta in redazione anche una nota del consigliere comunale del Partito Democratico di Torre Annunziata Francesco Colletto. Ne riportiamo il testo:

"Una persona diversamente abile - si legge nella nota -  è rimasta bloccata fuori l’ingresso di uno dei siti archeologici più interessanti al mondo, al quale non si può accedere per la presenza di barriere architettoniche. L'ennesimo increscioso episodio verificatosi all'ingresso del sito archeologico di Torre Annunziata " La villa di Poppea". È doveroso che le Istituzioni si facciano sentire, specie quando vengono limitati i diritti civili altrui. Non possiamo attendere che si attuino programmi a medio e lungo termine per dare dignità alle persone.                       

I siti archeologici sono considerati beni dell'umanità e, in quanto tali, dovrebbero essere accessibili a tutti. Non sarebbe più conveniente garantire l’ingresso a tutti, con specifiche agevolazioni, anziché negarlo causa una chiusura forzata? I diritti civili sono l'insieme delle libertà e delle prerogative garantite alle persone fisiche. La loro violazione può comportare grandi problemi morali alla comunità e alla persona stessa".